Aumenti incessanti, da settembre in poi, stanno costringendo gli italiani a stringere ancora di più la cinghia per arrivare a fine mese. Se già la pandemia aveva messo a dura prova le casse di tante famiglie, costrette a fare i conti con licenziamenti o addirittura a chiudere le proprie attività, gli aumenti arrivati dallo Stato in questo secondo semestre dell’anno stanno peggiorando situazioni già per sé poco stabili.

Quello più evidente è senza dubbio il rincaro delle bollette, con luce e gas che hanno raggiunto percentuali di aumento importantissime tra il 30 e il 40%. A questi si è affiancata l’esplosione nei prezzi dei carburanti, che allo stesso modo sono saliti vertiginosamente, portando benzina, diesel e metano a quasi 2 euro al litro.

La situazione, difficile da affrontare per ogni famiglia, lo è ancor di più per chi possiede un’attività ed è costretto a pagare non solo i dipendenti ma anche le bollette e le materie prime, che allo stesso modo hanno subito un importante aumento, a partire dal grano. Maurizio Scandurra e Gianfranco Vissani, a ‘Un Giorno Speciale’, hanno affrontato la questione.

Scandurra: “Siamo in una repubblica del controllo”

“Sia io che Gianfranco abbiamo un compito: bacchettare chi ha terrorizzato l’Italia. Stiamo andando verso il Natale, dicono che il vaccino serve, la gente prenota, poi cancella le prenotazioni… Chi è quel deficiente che crede che per fare il tagliando alla macchina servono 3 controlli? Se questo vaccino non funziona, lo dicessero subito. Speranza ha fallito. Siamo di fronte ad una follia. C’è un aumento eccezionale nella corsa dell’accaparramento all’offerta. Pensate che la gente va a cercare più del 200% in più di prima le offerte sulle uova. Sono dati che fanno riflettere. Siamo tornati a livelli di inflazione pre 2012 ed è un problema. E chi non si rende conto non è il cittadino che non ce la fa più ma chi pensa a sole stronz***e come “Vaccino sì, vaccino no.

Il problema è molto semplice: a differenza del governo Berlusconi dove stavano bene gli imprenditori, ora stanno bene i dipendenti. Pensiamo al problema della speculazione finanziaria sulle utilities. Il prezzo del gas è aumentato: pensate quanto deve garantire il grossista. C’è una speculazione devastante, una forma di rigonfiamento pazzesca. Ci credo che poi il Governo deve correre ai ripari. Anche nell’edilizia è la stessa storia. Pensate che fanno il bonus 110 e poi non trovano operai. Non fai in tempo a fare il 110 bonus e poi ti arrivano cartelle esattoriali. Siamo in una repubblica del controllo perché manca la fiducia. Dobbiamo recuperare la fiducia.

Gli aumenti? È una svendita del Paese, concordata tra Cina ed Europa, i poteri masso-finanziari. Mi auguro che il presidente della Repubblica sia Berlusconi e che Renzi passi a destra e diventi presidente del Consiglio”.

Vissani: “A inizio anno potrebbero esserci nuovi aumenti”

“I prezzi aumentano, sotto Natale è una prassi. Le offerte però sono la più grande truffa italiana. Quando entri nel supermercato poi compri altre cose che costano il doppio. L’offerta è un richiamo. I prodotti italiani sono intoccabili, costano, vengono fatti bene, ma oggi c’è un contributo a livello dei prodotti esteri che prima costavano 4 lire e ora aumentano. C’è un sistema sbagliato. Stanno aumentando i contagi: ci vogliono richiudere per Natale così facciamo un altro anno senza una lira? È una vergogna.

Io la corrente, che pagavo 3500, questo mese è arrivato 8800 euro. E mi hanno detto che a inizio anno potrebbe arrivare a 12, 13, 14mila. Dobbiamo chiudere le aziende. È uno scandalo forte. Io mi auguro che possano dare un audio. È inutile che parlano di contagi, diventa pesante per noi, così non possiamo pagare i nostri dipendenti”.