Risanare l’economia dell’Italia aumentando le tasse: sembrerebbe essere questo il piano del Governo Draghi, che nel periodo post Covid ha già messo in atto i primi rincari su beni essenziali. Dopo aver scelto di aumentare le bollette di elettricità, gas e luce, gli effetti si vedono anche sul carburante: metano, gasolio e benzina hanno raggiunto prezzi alle stelle. Non è solo questo, però, a preoccupare i cittadini: sono previsti rincari anche per grano e olio. Una situazione che certamente preoccupa molto gli italiani, che si trovano a fare i conti con una situazione già di partenza difficile.

Quelli attuali potrebbero non essere gli unici aumenti: a detta dell’esperto economista Valerio Malvezzi, presto potrebbero aumentare anche le tasse sulle case per volere dell’Unione Europea. Il Paese, inoltre, potrebbe passare in mano alle corporate, ovvero a grandi aziende: come previsto dal “Reviving and Restructuring the Corporate Sector Post-Covid”, documento firmato dallo stesso Draghi, queste prenderanno sempre più spazio. Questo porterebbe alla scomparsa delle piccole e medie imprese italiane.

Il commento del Prof. Valerio Malvezzi a “Un Giorno Speciale”.

Risparmio e consumo

“Io in tempi non sospetti dissi: “Vedrai che alcuni partiti, come la Lega, lasceranno il Governo prima dell’autunno perché in autunno ci sarà una manovra difficile da fare. Trovo quasi stucchevole fare il veggente: sono ancora in tempo per sbagliare. Ci sono forze sovra-nazionali che spingono da una parte o dall’altra. Aver sostenuto il Governo Draghi da parte di tutte le forze politiche ha fatto emergere delle contraddizioni insanabili. L’Italia è un Paese che ha caratteristiche particolari, dove il risparmio è molto più alto rispetto ad altri Paesi. Ci sono caratteristiche particolari: i fenomeni migratori per motivi lavorativi ha creato una necessità di case che poi nel boom economico sono state l’investimento prioritario. Un Paese non sta bene per il consumo ma per il risparmio. Ci sono Paesi che consumano perché si indebitano. Il risparmio invece è drammaticamente crollato. Esiste ancora un risparmio molto forte che è quello sulle proprietà immobiliari: questa è una partita molto molto complessa. C’è interesse a spostare il risparmio da ciò che è fisico a ciò che è virtuale”.

Imprenditori e politici

“Il problema di questo Paese è che abbiamo un sistema democratico basato sulla maggioranza ma dal punto di vista economico si basa sulla minoranza. Quelli che producono reddito si chiamano imprenditori e liberi professionisti, poi c’è il sistema pubblico che trae le sue risorse da altre parti. In Italia gli imprenditori finiranno come i panda per colpa dell’Iva, della patrimoniale…: poi il Paese imploderà su se stesso e verrà comprato dalle corporate. So benissimo quali sono le logiche delle multinazionali: non fanno prigionieri, si comprano il Paese a prezzi di saldo. Queste cose le dico con un linguaggio abbastanza semplice. Aver ridotto la classe politica con il taglio dei parlamentari è un’operazione suicida, un disegno delle classi dominanti dalla fine de 19esimo secolo. Mettendo messaggi che servono a convincere le masse e giocare contro di sé, nel popolo si innesta un meccanismo di odio contro quelli che dovrebbero difenderla. Non capendo che riducendo il peso politico della democrazia, rimane un gruppo di boiardi al servizio dei veri padroni, che sono quelli della finanza, che li scelgono”.

Draghi

“La maggior parte dell’arco costituzionale si è lanciato in un applauso nei confronti di Draghi, autore delle privatizzazioni negli anni ’90. Non avevo dubbi che questa sarebbe stata la sua politica. Leggete quello che scrisse nel gruppo dei 30 banchieri nel documento: “Reviving and Restructuring the Corporate Sector Post-Covid“. Non sto rivelando nulla di segreto: basta leggere le carte. L’ordine dell’Unione Europea è andare ad aumentare le tasse sulle case. Bisogna andare a colpire l’Italia. Nell’arco di cinque anni la strada è stata definita”.