L’Inter porta via un punto costretta a giocare gli ultimi minuti in affanno per l’ennesimo infortunio a Sensi

Molti errori difensivi anche in Sampdoria Inter. Ormai è un ritornello della nostra serie A dove si possono osservare buoni gesti tecnici, gol acrobatici, Augello o Lautaro ma pure distrazioni oscene in terza linea, con la partecipazione dei portieri. L’Inter porta via un punto costretta a giocare gli ultimi minuti in affanno per l’ennesimo infortunio a Sensi e l’impossibilità di una sostituzione dopo i cinque cambi portati da Inzaghi, avendo avvisato la fatica di alcuni dei suoi.

Dzeko ha calciato mai in porta ma ha lavorato per i sodali, Lautaro e Correa, come Vidal, reduci dal Sudamerica hanno ribadito che la forza di volta e l’istinto del gol (Martinez) non si perdono con il fuso, cosa che invece ha suggerito ad Allegri di rinunciare all’apporto di tutto il gruppetto proveniente dall’oltre oceano. Difese leggere ma buon ritmo, considerata l’ora e l’atmosfera non certa da grande sfida. La Sampdoria ha dimostrato ottima condizione in Candreva, poi sfinito, mentre la coppia Caputo Quagliarella può essere un’idea coraggiosa, sempre se alle loro spalle si lavori il doppio. Rivisto Orsato a dirigere l’inter, inaudito dopo il caso Pjanic e tutti gli annessi di propaganda. La Sampdoria stacca in classifica la Juventus. Che notizia.

Tony Damascelli