Quella che poteva essere (e forse può essere ancora) l’ultima partita di Petagna in maglia azzurra, si trasforma nella prima partita in cui il centravanti dal grande fisico riesce finalmente a rendersi utile in ciò per cui era stato comprato dal Napoli due stagioni fa: costituire una valida alternativa ai tantissimi attaccanti estrosi, tecnicamente fortissimi, e, soprattutto brevilinei, che compongono la rosa partenopea.

In modo particolare, nelle gare come il Genoa-Napoli di questo pomeriggio: quelle cioè che restano bloccate fino alla loro fase conclusiva quando gli schemi saltano, le difese avversarie si arroccano, e la fisicità offensiva può diventare una soluzione diversa.

Dopo un buon primo tempo, concluso meritatamente in vantaggio dagli azzurri grazie a un bellissimo gol da fuori area di Fabian Ruiz, il Genoa si è certamente fatto preferire nella ripresa andando a conquistarsi il meritato pareggio per ben due volte: il primo gol, firmato dall’eterno Pandev, era stato annullato per una chiamata “al limite” del VAR per un fallo subito dal portiere Meret; poco dopo, il vero pareggio è siglato del nuovo centrocampista genoano Cambiaso, tra i migliori in campo per i padroni di casa.

Spalletti, già privo di Osimhen e Mertens, aveva comunque deciso di non schierare Petagna da titolare, certamente anche viste le molte voci di mercato che lo vogliono ormai vicinissimo alla Sampdoria.

E anche dopo il pareggio genoano, al momento di sostituire Lozano, ha deciso di mantenere la soluzione del “falso nueve” inserendo Ounas (dall’ impatto comunque molto positivo) piuttosto che un centravanti “vero”.

Ma chi conosce Spalletti ha capito che nella sua testa era fortissima la tentazione di disubbidire a un ordine (magari non ufficiale) della società di non schierare Petagna a poche ore dalla sua possibile cessione. E chi conosce Spalletti sa che alla fine lui avrebbe certamente preferito seguire il suo istinto. E difatti, a 10 minuti dal termine, l’allenatore ha inserito il possente centravanti che, proprio al primo pallone toccato, su un calcio di punizione proveniente dalla linea laterale, ha infilato di testa il gol del vantaggio che risulterà alla fine decisivo.

Il Napoli dunque, insperabilmente, si aggrappa a Petagna… ma chissà che con questa rete anche Petagna non si sia nuovamente, e insperabilmente, aggrappato al Napoli.

Vittorio de Gaetano