Tra inesperienza, critiche e difficoltà interne e esterne, i 5 anni di consiliatura della sindaca di Roma Virginia Raggi stanno per scadere. Le elezioni che si sarebbero dovute tenere in questo periodo sono state posticipate causa Covid al prossimo autunno, ma il Movimento 5 Stelle è stato il primo a fare il nome del suo candidato riconfermando più volte la politica uscente dal Campidoglio.

I pentastellati puntano a una storica seconda volta, dopo la prima che fece tremare i palazzi della politica nostrana. La vera e propria sfida con tutti gli altri candidati, eccezion fatta per Calenda, non è ancora partita. Vuoi perché il centrodestra non ha ancora espresso una scelta ufficiale, vuoi perché il Pd è stato fino a qualche mese fa alleato di Governo e Gualtieri deve ancora ricevere il via libera definitivo dalle primarie.

Certo è che in vista delle elezioni, di un possibile secondo turno, l’accordo con i dem sembra la via maestra. Anche se il Movimento non sta lì “a elemosinare un sostegno” come ha dichiarato il Vice Sindaco di Roma e assessore alla Città in Movimento Pietro Calabrese, intervenuto in diretta ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari.

Ecco l’intervento di Pietro Calabrese a Lavori in Corso.

“Gettate le basi per altri 5 anni”

“La consiliatura doveva portare e in gran parte ha portato un soddisfacimento rispetto alle tante, tantissime aspettative. È certo che non si può pretendere che in soli 5 anni si faccia quanto si aveva necessità di dover fare.

Ci vuole tempo per ricostruire la macchina amministrativa. Lo ha detto anche la sindaca Raggi: i primi tempi abbiamo dovuto acquisire l’esperienza per gestire la macchina amministrativa.

Avere la capacità di poter entrare in quelli che sono i procedimenti, quindi andare a capire dove vuoi pare quel valore aggiunto come amministratore, è chiaro che nel tempo si è visto. I primi mesi, forse anche il primo anno, questa cosa non era assolutamente possibile. C’è stata la necessità di acquisire una buona esperienza. E oggi credo che Virginia Raggi dimostra di governare al pari di altri sindaci.

La continuità? Lo stanno dicendo anche i nostri avversari: ‘I primi 5 anni si potrà fare questo’, poi ci sarà necessità di altri 5 anni’. Ecco, noi questi primi 5 anni li abbiamo già fatti, creando le basi per poter realizzare nei secondi 5 anni quello che nei primi 5 non è stato possibile”.

“Il Pd teme Virginia Raggi”

“Il Pd a Roma teme Virginia Raggi, perché lei ha dimostrato di essere una governante capace, onesta e molto competente. Ci vengono a dire ‘avete tappato qualche buca’: è un’offesa per un sindaco questa roba. E sono loro che ci hanno infamato con questi giudizi. A livello locale c’è questo problema e noi non stiamo a prendere gli schiaffi. Non capisco perché ogni volta si devono mettere di traverso”.

“Non elemosiniamo sostegni”

“Noi abbiamo detto una cosa molto semplice: va data continuità a questa consiliatura. Quindi la candidata nostra è Virginia Raggi. Poi con il Pd ci si può anche parlare, non è un problema. Ma se sono loro stessi che si sono detti contrari, perché dicono che la Raggi ha fallito da tutti i punti di vista, noi non possiamo stare lì a elemosinare un sostegno. Noi andiamo avanti per la nostra strada, poi il cittadino valuterà. Abbiano un programma chiaro: quello di andare in continuità. Non è che si può abbattere quello che è stato fatto in questi 5 anni, non lo consentiremo a nessuno. Io non so quali saranno gli scenari futuri, non posso stare nella testa del Pd che un giorno ti dice una cosa e il giorno dopo dicono altro”.