Se tre indizi fanno una prova, di prove ce ne sarebbero: parliamo di indizi a testimonianza del fatto che, pur di rendere privilegiata la pista del vaccino in ottica anti-Covid, lo si sia fatto a discapito di tutte le altre possibili soluzioni. Soluzioni che, a differenza del vaccino, non prevedono lunghe attese, e che dunque avrebbero potuto, se non impedire, quantomeno ammortizzare il tracollo dell’economia dovuto alle restrizioni di libertà.
Così non è andata, e ad oggi l’attesa messianica dell’inoculazione vaccinale continua a tenere banco. Le altre cure si dimenano tra un ricorso al Consiglio di Stato e l’altro, e le quote di libertà continuano ad essere restituite ai cittadini con grande parsimonia in nome della “lotta ai contagi”.

Ma il pericolo che sul vaccino qualcuno abbia voluto lucrare, per il blogger e regista Massimo Mazzucco, è concreto: tanto è vero che un forte indizio proviene dai regolamenti dell’FDA – agenzia del farmaco americana – ma anche dell’Ema. In cosa consiste?
Nel fatto che l’autorizzazione per l’attuale vaccinazione di massa è temporanea, e che per di più non avrebbe motivo d’essere, in presenza di cure che possano attenuare la malattia. Cure che potrebbero essere quelle domiciliari ignorate da aprile 2020, o l’Ivermectina, presente in paesi che – proprio dal momento della sua applicazione in poi – hanno visto un forte calo della curva dei morti giornalieri da Covid.
Si controbatte – giustamente – che non ci sono ancora studi randomizzati a registrare l’efficacia di tali cure, ma una domanda di rimando è d’obbligo: perché opporsi a tali possibilità?
A ‘Un Giorno Speciale’ ha dato una risposta Massimo Mazzucco.

All’inizio di marzo, nel momento in cui la Repubblica Ceca ha introdotto l’Ivermectina come cura ufficiale o sperimentale per il Covid.
Da quel momento la curva dei morti scende in picchiata, da 200 a circa 50 morti giornalieri. La stessa curva si vede nel grafico di confronto con le varie nazioni. Io da Ministro della Salute avrei detto: “Signori, fermi tutti, abbiamo trovato la soluzione”.
Quando hai 30 medici che ti scrivono il 24 di aprile 2020 che stanno ottenendo dei risultati eccezionali utilizzando alcuni farmaci in un certo modo e in una certa fase della malattia, e il nostro ministro lo ignora completamente, aspettando che gli inglesi scoprano la stessa cosa nel mese di giugno, qualcuno ne deve rispondere. Perché lo hai ignorato? Cosa ti ha fatto decidere che su ciò che dicevano questi 30 medici – tu, che non sei neanche medico – si poteva soprassedere?

Quando vedi tutte queste cure negate e vedi quelle continue negazioni, non capisci bene il perché. Poi scopri, a un certo punto, che siccome le vaccinazioni che stiamo usando non sono autorizzate definitivamente, né dall’FDA americana, né dall’Ema europea, ma hanno ottenuto un’autorizzazione temporanea d’emergenza (quindi sono ancora classificati come sperimentali) che va rinnovata una volta l’anno.
Una delle condizioni più importanti per ottenere un’autorizzazione d’emergenza ad un vaccino sperimentale è che non ci siano delle cure valide che possano curare la malattia in questione. E’ chiaro, lo sappiamo fin dall’inizio: nel momento in cui sono partiti con la corsa al vaccino già da marzo dell’anno scorso, sapevano già benissimo che, nel momento in cui riconosci ufficialmente una sola cura valida, non hai più diritto a ottenere l’autorizzazione per i vaccini. E la cosa bella è che questo sta scritto nero su bianco sia nelle pagine ufficiali dell’FDA americana, sia in quelle dell’Ema europea.
Nel frattempo si è continuato a distruggere le economie dei paesi. Io non so neanche chi potrà rispondere di questo crimine, ma a me piacerebbe vedere un giudizio ancora prima che la storia giudichi
“.