Nella giornata di giovedì 6 maggio l’Aula del Senato si è espresso in maniera favorevole al Il decreto Sostegni. Palazzo Madama ha ha confermato la fiducia al governo sul provvedimento con 207 voti favorevoli, 28 contrari e 5 astensioni. Tra i contrari si è registrato il dissenso del senatore Gianluigi Paragone, che ha motivato così le ragioni del no.

“Signor Presidente, la cedibilità dei crediti non c’è, caro MoVimento 5 Stelle. Non c’è sul superbonus e nemmeno su altri bonus. Il decreto sostegni è quindi un sostegni bla bla, per cui voterete una fiducia bla bla. Domani inizierete un tavolo di lavoro; sempre domani voi volete fare le cose. Domani volevate abbassare le bollette della luce e del gas, abbattendo gli oneri di sistema; ma, appunto, è domani. «E se domani (e sottolineo se)», cantava Mina. Ma l’amico Licheri non è Mina, non ha la sua voce.

Oggi la ristorazione piange, come piangeva ieri, stritolata dalle vostre assurde norme: siamo al 6 maggio e c’è ancora il coprifuoco alle ore 22; è stritolata dalle banche, che vogliono umiliare le famiglie e i piccoli operatori economici; è stritolata dalle multinazionali del delivery, quelle multinazionali a cui non avete torto un solo capello. Le multinazionali evadono il fisco che è una bellezza, perché lo fanno a norma di legge. Ai ristoratori fate le multe, alle famiglie e agli imprenditori togliete la cessione del credito e al turismo mettete uno stupido pass vaccinale, per cui si deve pagare per potersi fare i tamponi e i test sierologici: un pass sulla base del reddito.

Il comparto dei matrimoni aspetta un protocollo chiaro e vi domando: bisogna vincere lo scudetto per fare la festa?

A proposito di feste, per le banche è sempre festa, ma per Montepaschi lo è sempre un po’ di più, perché il Governo ci sta nascondendo la verità su MPS. Perché non promuovete l’azione di responsabilità contro Profumo? Gli italiani a cui date ristori e sostegni bla bla devono sapere che i bilanci di MPS sono stati truccati e che i nostri soldi sono serviti per tamponare quei giochi di prestigio. Oggi una perizia di quasi seimila pagine ha evidenziato che sui crediti deteriorati gli ex vertici della banca hanno violato le normative. Perché Draghi non parla? Perché Daniele Franco non parla? Perché il PD e il resto della maggioranza non parlano? Ci sono di mezzo i soldi degli italiani.

E allora, se c’è da dire la verità, l’unico sostegno che interessa a questo Governo è il sostegno a banche e multinazionali: quello vi riesce molto bene. Complimenti! Italexit voterà no”.