Una vittoria tanto di prestigio, quanto inconcludente contro i Red Devils: è questo che la Roma si porta via dalla serata dell’Olimpico. Ripristinata buona parte dell’autostima persa all’Old Trafford una settimana fa e privata dell’occasione di rimettersi in gioco dalle manone di De Gea, la squadra capitolina infligge in totale 5 reti allo United tra andata e ritorno, e guarda con fiducia al futuro sotto gli occhi di Mourinho.

L’analisi “A Botta Calda” del presidente USSI Luigi Ferrajolo

“Direi che la Roma esce con dignità, a testa alta, dimostrando che in fondo era arrivata in semifinale non per caso. Questo va detto, perché siamo stati severissimi sul 6-2 che però io ricordo essere maturato con una serie di situazioni come i tre infortuni gravi di tre giocatori fondamentali. Ricordo però anche il rigore inesistente, che comunque ha amplificato quel risultato rendendo questa partita ancora più difficile; ricordo la papera di Mirante… insomma, secondo me quel risultato è frutto anche di una serie di situazioni.

Stasera lo stesso: la Roma vince 3-2 ma poteva anche ottenere qualcosa di più. Dopodiché io sono convinto che il Manchester sia più forte della Roma, ma questo lo sapevamo anche prima, e che soprattutto abbia un organico più ricco. Se la Roma perde due o tre giocatori a partita, non vediamo l’ora che finisca questa stagione: l’infortunio di Smalling, poi quello di Pérez… io mi chiedo domenica con chi giocherà la Roma.
Sì, ci sono dei ragazzi della primavera niente male. Darboe mi è piaciuto, ma anche il polacco Zalewski, che ha segnato e se non altro si ricorderà questa partita.

Qualcosa di buono quindi si è visto. Si è visto l’orgoglio di una squadra che voleva vincere questa partita anche se sapeva che ormai era troppo tardi. C’è stato anche un momento in cui poteva, non dico ribaltare, ma mettere in ansia il Manchester: purtroppo De Gea ha questo fattore “B”, quindi la Roma lo prenda subito perché ha davvero bisogno di un po’ di buona sorte”.