Pau Lopez 7
Se la Roma resta in vita nel primo tempo lo deve ai suoi guanti.

Mancini 6,5
Ci crede anche quando è il solo a farlo. Cartellino che pregiudica Cagliari; finale da leader: ciò che è indiscutibilmente diventato.

Cristante 7
Un primo tempo scolastico e faticosamente essenziale, una ripresa con maggiore autorità e con il sorprendente, ma cercato, colpo del pareggio dalla distanza.

Ibanez 5
Un giudizio segnato dai due cartellini, ma anche dalla gestione improvvida di certi palloni nel finale.

Karsdorp 6 +
Anche nel primo tempo è tra i pochi ad avere la faccia di chi non si arrende.

Villar 5,5
Fatica nel fraseggio, non solo per sue colpe: per un’ora la Roma è seconda sul pallone e senza sbocchi.

Veretout 6
Tanta corsa, anche in zone non usuali: deve decentrarsi, tamponare, rincorrere. Si rimette a punto col sacrificio odierno.

Calafiori 5 –
Anonimo, mai entrato davvero in partita. Ma risente di ciò che alla Roma non riesce.

Mkhitaryan 6 –
Isolato, ma dedito a rivitalizzare il pallone nella fase più oscura della gara. La Roma riprende vita da una sua conclusione.

Pellegrini 6 –
Nella ripresa piazza un paio di inviti rasoterra, manifestandosi anche in area. Primo tempo di corsa non sempre produttiva, svagato in occasione del presidio mancato sul nascere dell’azione del vantaggio orobico.

Dzeko 5,5
Si accende nel finale, quando potrebbe pure colpire per il 2 – 1.

Peres 6 –
Faticosamente lui, nel bene e nel male. Colpito duro, resiste.

Carles Perez 6 –
Va alla conclusione, innesta un minimo sindacale di vivacità.

Mayoral SV

Fonseca 6 –
Giudichiamo il risultato, il finale di partita o un’ora in balia di Zapata e compagni? Facciamo una media, ricordando che gli pesa ancora addosso il messaggio subliminale che ha inviato a Torino con quella “rilassata” formazione.