Parte da Napoli il primo progetto pilota di legal blog chiamato “Laboratorio giudiziario”, ideato da avvocati penalisti con l’obiettivo di fare informazione corretta in ambito giudiziario, ma soprattutto con l’obiettivo di evitare che i media si sostituiscano alla magistratura con veri e propri processi mediatici che molto spesso vengono anche strumentalizzati dalla politica.
Un processo non può e non deve diventare mai uno strumento politico.

Su questo è categorico l’avvocato penalista Matteo De Luca che guida il progetto. Proprio De Luca mi ha raccontato che si sta correndo addirittura il rischio che i processi mediatici influenzino l’operato della magistratura. Anzi, De Luca ha parlato proprio di un sistema di media che potrebbe influire sulle vicende processuali e dato che – questo lo aggiungo io – dietro i media c’è quasi sempre la politica, il dato è presto tratto.
Se non si interviene subito si rischia una nuova commistione tra politica e magistratura attraverso l’utilizzo strumentale del processo mediatico, che in un certo senso tende ad anticipare sentenze che molto spesso vengono ribaltate dai magistrati quando il danno ormai è fatto, portando la vittima a gesti estremi.

Abbiamo visto recentemente il caso della dirigente del Miur, che si è lanciata dal balcone dopo aver saputo di essere indagata in seguito a una fuga di notizie indirizzate ai media.
Stiamo poi vedendo in queste ore la questione del processo al figlio di Grillo, che sta cambiando gli equilibri politici prima ancora che arrivi la sentenza. Oggi alcuni giornali pongono perfino l’attenzione sul fatto che il PD abbia deciso di cavalcare il “Grillo-gate” per far partire una sorta di opa sul Movimento 5 Stelle (in termini borsistici, la scalata di un soggetto su un altro).
Interrompere questo sistema è lo scopo del legal blog di Matteo De Luca e dai suoi colleghi del laboratorio giudiziario.

Su questo però va aperta una parentesi: molto spesso abbiamo visto blog nati per smascherare le fake news della politica che in realtà si sono poi dimostrati utili per ragioni opposte, ossia per additare come fake news notizie che semplicemente si intendeva censurare.
Il legal blog non vuole correre il rischio di essere paragonato a questi siti anti-bufale al servizio del pensiero unico dominante e della censura. Io stesso ne ho querelati alcuni.
Il laboratorio giudiziario intende dare la possibilità a chiunque di segnalare distorsioni delle realtà giudiziarie o anticipazioni non suffragate da fatti o da sentenze.
Il lavoro di analisi sarà svolto da penalisti, si baserà quindi su parametri tecnici e realtà oggettive, e mira ad evitare la strumentalizzazione a scopi mediatici di vicende giudiziarie.
Finalmente ci sarà un contenitore capace di ristabilire la verità con parametri tecnici.

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