Cosa ci ha insegnato il gran caos dei vaccini? “Che sono dannosi“, direbbe un no-vax; “che sono sicuri ma è facile fare terrorismo“, direbbe un pro-vax. A chi non si ritenga appartenente a nessuna delle due categorie, forse, il caso AstraZeneca ha insegnato molto di più.
Un gran subbuglio ha circuito la casa farmaceutica anglo-svedese dopo che mezza Europa ha sospeso temporaneamente le vaccinazioni in attesa di fare chiarezza su casi sospetti di coagulazione del sangue dopo l’inoculazione, nonché diversi decessi su cui c’è da far luce.

Il rapporto rischi-benefici è, secondo l’Ema, in favore dei secondi; ma la diffidenza è tanta dopo la scorsa settimana, prova ne è il fatto che ripensamenti in massa si sono verificati in Italia subito dopo che la notizia è salita alla ribalta della cronaca. Prevale il giudizio personale, sulle raccomandazioni dei media, come accade in Francia, dove la maggior parte del personale sanitario non è ancora stato vaccinato su deliberato rifiuto; come dovrebbe accadere sempre, secondo Fabio Duranti.
Non solo vaccini, le cui morti e controindicazioni sono ancora tutte da dimostrare (così come i rischi): avete mai letto il bugiardino delle medicine che avete in casa?

Probabilmente, se lo avete mai fatto o lo farete, noterete effetti indesiderati che non avreste mai reputato così gravosi e così a portata di mano, seppur non vi sia una grande campagna informativa così come accaduto per il vaccino anti-Covid, come spiegato da Duranti ai microfoni di Francesco Vergovich.

Quando si assume un farmaco, uno qualsiasi signori miei, ci si assume un rischio. Adesso noi ci stupiamo che esistano eventi avversi ai vaccini perché ci fa stringere il cuore, ci fa sanguinare sapere di giovani militari, di persone di cinquant’anni morte e non sapere il perché.
E’ chiaro che ora tutti sono nel pallone e vanno fatte le dovute indagini. Adesso è facile sparare a zero, fare i complottisti e rischiare di essere accusati come complottisti, perché ora l’Ema c dirà che è tutto a posto: cosa pretendete che vi dica? Dirà che è è tutto a posto sulla base delle regole che ci siamo imposti, cioè sulla base del calcolo rischio-beneficio. Ma questo vale per tutti i farmaci
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Avete mai letto gli effetti indesiderati dei farmaci che abbiamo in casa?

Andando sui siti che pubblicano i bugiardini delle medicine che abbiamo in casa si possono vedere i loro effetti collaterali.
La Tachipirina ad esempio vede nei suoi effetti indesiderati patologie gravissime: trombocitopenia, leucopenia, agranulocitosi, disturbi del sistema immunitario, orticaria, edema della laringe, shock anafilattico, vertigini, patologie del sistema nervoso, reazione gastrointestinale, epatite, eritema multiforme, insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale… c’è di tutto nella Tachipirina.
Non è che voi pensate di prendere un farmaco e poi non accade nulla.

Col Brufen, che è un antinfiammatorio, si possono rischiare ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale “a volte fatale”. A volte fatale!
Andiamo a vedere che succede con un antivirale come l’Aciclovir?
Capogiri, tremore, atassia, disartria, allucinazioni, sintomi psicotici, coma!

Capitolo vaccini: non cadete nella trappola

Quindi i bugiardini di qualsiasi farmaco da banco che voi prendete vi dicono addirittura che potete morire. E noi ci stiamo preoccupando se su milioni di dosi di vaccini inoculate 4,5,10 persone sono morte?
Ve lo dice uno che decide di non farlo il vaccino, preferisco prendermi il rischio di contrarre la malattia. I vaccini è giusto che ci siano, come è giusto ci sia la libertà di non farseli. Ma è altrettanto giusto sapere che è ovvio che c’è un evento avverso possibile: noi tutti nel corpo potremmo avere una mina che qualcosa la può accendere; ci sono giovani di 16-20 anni che sono morti di infarto e non si sapeva il perché.
E’ chiaro che il nostro corpo può modificarsi, ogni farmaco ci può creare un problema. E qui probabilmente in qualche caso – ma lo accerterà la magistratura – è accaduto. Ma la misura è piccola.
Io non me la sento oggi di dire “non fatevi il vaccino perché non è sicuro”, non lo posso dire. Così come dico che io non lo farò e non lo ritengo una strada giusta perché credo che la cura sia migliore, non posso neanche permettere che si dica in un’emittente libera ma seria come Radio Radio che il vaccino non è sicuro, dal momento che ancora non è stato provato.

Non ci facciamo fregare, non facciamo i cospirazionisti a tutti costi: siamo intelligenti, cerchiamo di capire.
Che poi il farmaco non sia sicuro e che a lunga scadenza non sappiamo cosa accade è vero. Noi lo diciamo, tanto è vero che decido di non farlo. Ma questo è un altro discorso.
Tutto questo caos che sta accadendo non fa altro che peggiorare le cose, cadiamo nella trappola di essere l’unico paese che non finirà mai questo lockdown e questa distruzione delle imprese
“.