Passaporto vaccinale ▷ Prof.sa Palazzani: “Si rischia doppia discriminazione. Inoltre non c’è prova che un vaccinato non sia contagioso”

L’Unione Europea sta per prendere un’altra cantonata? Dopo il gran caos dei vaccini, formalmente risolto da Ema, è il momento di pensare al futuro, e in particolare all’estate 2021. Di questo si sta parlando in Commissione Europea, che per far sì che si viaggi sicuri tra i vari paesi membri ed “evitare divisioni e blocchi”, sta valutando l’idea del passaporto vaccinale.
Qualora l’idea venisse approvata da Parlamento Europeo e Commissione, diverrebbe automaticamente legge per tutti i paesi membri, lasciando loro solo piccoli margini di discrezionalità.

Peccato che tante, troppe falle, ci siano nel proposito di dare a tutti il documento di avvenuta vaccinazione: non si parla solo di pecche di natura etica – dunque dell’essere favorevoli o meno – ma di veri e propri difetti strutturali, oltre quello scientifico, presenti nella norma.
Come si fa ad avere più sicurezza se sappiamo che si contagia anche da vaccinati? Chi vorrebbe vaccinarsi, ma non può viene dunque recluso all’interno dei confini della sua nazione?
Queste le obiezioni della Professoressa Laura Palazzani, esperta di filosofia del diritto e docente ordinaria alla Lumsa. Vediamo tutti i dettagli.

Chi non è ancora vaccinato è in quella condizione per varie ragioni, direi tre: in primis perché è ultimo nella lista; noi sappiamo che c’è un ordine di priorità e il passaporto vaccinale in Europa preannunciano di volerlo applicare a giugno. Il regolamento europeo viene applicato in tutti i paesi dell’Unione Europea, inclusa l’Italia ed è certo che noi per quella data non avremo raggiunto l’immunità di gregge.
Non solo: coloro che hanno delle fragilità o delle malattie per cui non possono vaccinarsi non potrebbero avere il passaporto a causa della loro malattia.
Terzo, ancora, i bambini e le donne in gravidanza ancora per un anno non saranno vaccinati, perché i vaccini su di loro non solo stati sperimentati.
Queste categorie non solo subiscono un danno, che è quello di non essere ancora vaccinati, ma non si potrebbero neppure muovere dalla loro nazione.

L’altra questione è scientifica: ad oggi non c’è una prova che chi viene vaccinato non trasmetta il contagio. Coloro che sono già stati vaccinati devono continuare a usare la mascherina, mantenere la distanza, igienizzarsi perché possono comunque trasmettere il virus.
Quindi anche da questo punto di vista l’idea del passaporto vaccinale non funziona, perché viaggiando anche i vaccinati possono far viaggiare il virus
“.