Il virus dell’insoddisfazione prolifera tra i banchi dell’esecutivo: il Governo Conte, nonostante una quota di libertà politiche senza precedenti, potrebbe avere i mesi contati. Il boia potrebbe essere con ogni probabilità colui che fa da ago della bilancia del Consiglio dei Ministri giallorosso. Matteo Renzi l’ha detto e ridetto: “Non abbiamo negato i pieni poteri a Salvini per darli a Conte“, e il leader di Italia Viva lo ha ribadito anche oggi, mentre Giuseppe Conte si trovava in Consiglio Europeo.

La verifica di Governo minacciata da Renzi incombe dopo la Legge di Bilancio, cioè nei mesi di gennaio-febbraio. Si andrà al voto? Nascerà un nuovo Governo a trazione renziana?
Lo abbiamo chiesto al vicedirettore di Huffington Post Alessandro De Angelis a ‘Lavori in Corso’.

Oggi è accaduto un fatto molto rilevante, cioè, mentre il premier era in un importante Consiglio Europeo a Bruxelles sul Recovery Fund, Renzi ha rilasciato un’intervista al Pais, quotidiano spagnolo, dicendo che se Conte vuole pieni poteri “io apro la crisi di Governo”.
C’è un aneddoto che racconta lo stesso Romano Prodi: quando andò al suo primo vertice europeo, Kohl, nel salutarlo, gli disse: “E’ stato veramente un piacere conoscerla. Chi verrà la prossima volta?”.
Questo perché era abituato ai governi fragili e alle coalizioni che cambiavano continuamente.
Oggi la Merkel o Macron avrebbero potuto rivolgere la stessa domanda a Conte.

Renzi l’altro giorno ha invocato in Senato la crisi di Governo sulla cosiddetta “cabina di regia”.
Io credo che ora la situazione vada oltre la cabina di regia, anche perché Conte si è mostrato disponibile a cambiarla, a discuterla.
Mi sembra che Renzi voglia arrivare a un chiarimento politico più di fondo. Dove vuole arrivare ancora non è chiaro. A occhio è evidente che vuole avviare un nuovo governo.
D’altra parte il Presidente del Consiglio ha detto che l’unica alternativa a questo Governo è il voto.

Io personalmente al voto credo poco. Che in Italia si possa andare a votare in piena terza ondata… tu devi fare la crisi, sciogliere le camere, c’è un mese di campagna elettorale, nel frattempo c’è la terza ondata, poi la messa a terra dei vaccini. Io credo che per questo Renzi non ci crede e proprio la sua strategia si basa sul fatto che è convinto che non si vada al voto.

Io credo che lui stia preparando il terreno per arrivare a una muscolare verifica di Governo. E’ partito dalla cabina di regia, sta creando il clima, sta riacquistando una sua centralità politica, sta facendo capire che senza i suoi voti non c’è Governo. Perciò la verifica arriverà secondo me“.