Un risveglio traumatico quello del sindaco di Formello all’alba del nuovo Dpcm. Il primo cittadino del comune laziale ha infatti scoperto stamane da un famoso quotidiano che il suo comune avrebbe potuto presto colorarsi di rosso nella cartina delle zone pericolose in ottica coronavirus. Il motivo? Diversi cluster provenienti da alcune RSA minacciano la cittadina a due passi da Roma. Peccato che di RSA, a Formello, non ce ne sia traccia.

Niente esercito né zone delimitate dunque, almeno per ora, ma la paura di Gian Filippo Santi è quella che al momento affligge tutti i sindaci d’Italia: secondo quali parametri potrò svegliarmi con l’esercito alla porta?
In effetti delle direttive in proposito nel documento propugnato dal premier Conte, ci sono. I difetti di comunicazione ai sindaci e le responsabilità degli amministratori che cambiano di Dpcm in Dpcm rischiano però di svilire la schematicità del nuovo provvedimento, creando confusione e caos che al momento non possono che peggiorare la situazione.

Questo vale anche per le comunicazioni delle ASL: sono loro che si tengono in contatto con i comuni e forniscono il bollettino dei contagiati alle amministrazioni, “conosco però gente positiva che non è ancora presente nel bollettino odierno”, dice il sindaco Santi.
Insomma, anche qui fare chiarezza risulta essere quasi più complicato che combattere il virus, come testimonia il Sindaco di Formello a ‘Lavori in Corso’.
Ecco la sua intervista ai microfoni di Stefano Molinari e Luigia Luciani.

La notizia sulle RSA era del tutto infondata, io ho avuto modo di rappresentare il mio dissenso al Messaggero e subito dopo ho visto che la notizia ad un certo punto è scomparsa dal portale online.
Questo è comunque il modo in cui stiamo lavorando noi sindaci.

Zona rossa? Assolutamente no, al momento non ho ricevuto alcuna comunicazione dal prefetto. Poi tutto questo si va a scontrare con un’altra cosa: noi al momento nel Lazio siamo in una zona gialla, quindi a minor rischio, ma come è possibile che Formello come altri paesi all’interno del Lazio possano diventare zona rossa? Io credo che tutto questo allarmismo vada placato. Io questi parametri del Dpcm al momento come sindaco non li conosco.

Una cosa va chiarita: sono le ASL che comunicano ai comuni i positivi giornalieri, non il contrario. Abbiamo notato che i positivi giornalieri poi non sono tutti i positivi che ci saranno nel corso del tempo de prossimi giorni, perché uo so che ci sono positivi nel Paese che ancora non sono nella lista giornaliera. Conosco positivi di oggi non ancora presenti nella lista che viene recapitata a tutti i sindaci ogni sera alle 17.00, ma sono sicuro che domani o dopodomani li troverò nella lista, quindi i dati oggettivi alla giornata sono falsati da questa cosa“.


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