Oggi voglio parlare della relazione tra arte ed economia.

Sin dalla preistoria, da quando gli uomini andavano ancora a cacciare gli animali, si rappresentava con dei graffiti qualcosa che persino Picasso considerava la vera essenza dell’arte.

Quando poi gli uomini svilupparono l’economia cominciarono a creare delle immense opere d’arte. Tant’è vero che abbiamo le sette meraviglie del mondo.

Dal centro America all’India, dal nord America all’Africa, abbiamo forme d’arte praticamente d’ovunque, ma nel nostro paese sono concentrate la maggior parte delle opere d’arte del mondo.

Noi siamo stati classificati come un paese a rischio, brutto, dalle grandi agenzie di rating. Perché fanno così: perché oggi l’economia della globalizzazione vede tutto in termini di bisogno. L’arte invece vede tutto in termini di sogno.

Noi abbiamo avuto persone come Dante, Michelangelo, Catullo. Nella nostra penisola ci sono sempre state persone che hanno dato cose di enorme valore. Perché erano dei visionari, avevano una visione del mondo. Se noi parliamo solo di borse distruggiamo quella visione.

Ne parlerò questa sera alle ore 21 in diretta sulla mia pagina Facebook e poi sul mio canale YouTube.

Malvezzi Quotidiani, pillole di Economia Umanistica con Valerio Malvezzi


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