L’epidemia da Coronavirus ha creato una situazione senza precedenti: il 2020 passerà alla Storia come l’anno in cui il mondo intero si è fermato al cospetto di un esserino invisibile che ha stravolto le vite di tutti.

Così come senza precedenti è stata ed è l’intera vicenda, al pari saranno senza precedenti le conseguenze di ciò che l’emergenza direttamente o indirettamente ha messo in atto.

Una di queste è certamente quella che ha a che fare con la limitazione delle libertà fondamentali degli esseri umani: è possibile che sulla base di un virus che circola ci si ritrovi a rinunciare ai propri diritti? E questo, a sua volta, che conseguenze può avere?

Lo scenario ipotizzato da Fabio Duranti non è dei più rassicuranti: cosa accadrebbe se qualcuno decidesse di immettere volontariamente un virus tra le persone?

In diretta a ‘Un giorno speciale’ insieme a Diego Fusaro e Francesco Vergovich ha spiegato che cosa ne pensa.

“Così state permettendo a chiunque crei un virus in laboratorio di ricattare il mondo” ► Duranti

“Se mettiamo la salute al primo e unico posto, mettendo sotto la libertà, il lavoro e tutte queste cose, significa che domani mattina se qualcuno attenta alla nostra salute tutti gli altri diritti umani verranno cancellati.

Dal momento che esiste la possibilità che un virus possa essere creato in laboratorio, come possiamo escludere che qualcuno, malintenzionato, possa crearne qualcuno, metterlo in circolo e poi sulla base del principio della salute comprimere e cancellare tutte le libertà degli uomini?

Noi non possiamo permettere che un virus chiuda la libertà delle persone. Dobbiamo pretendere che la politica che noi abbiamo votato ci metta nelle condizioni di curarci, non di chiuderci.

È possibile che sulla base di un virus che circola dobbiamo rinunciare alle nostre libertà fondamentali?

Abbiamo creato il nuovo mostro che prima era la bomba atomica, adesso è il virus. Perché se io sono una persona malevola e ho la tecnologia che mi consente di mettere sotto scacco interi paesi, creo il virus e lo metto in circolo. Non è questo il caso? Siamo contenti. Ma può accadere. Nel momento in cui abbiamo accettato che la circolazione di un virus implichi la restrizione delle nostre libertà è possibile che domani mattina uno che abbia le tecnologie per farlo lo faccia.

Posso diventare il padrone del mondo intero perché ho la tecnologia per farlo.

È un po’ come i sequestri di persona quando si bloccano i beni del sequestrato: se noi alimentiamo che una persona può essere sequestrata e il riscatto può essere pagato allora c’è il business dei sequestri. Se alimentiamo il fatto che arriva un virus e i governi bloccano la libertà dei cittadini…”


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