A suo modo oggi potrebbe essere una giornata, se non storica, decisiva per le sorti della politica italiana del futuro. Piaccia o meno, il partito che soltanto due anni fa ha preso più voti alle elezioni Politiche presentando un programma ben preciso, ha cambiato nelle ultime ore le proprie regole del gioco.

Il Movimento 5 Stelle ha, infatti, ottenuto il via libera dalla piattaforma Rousseau per abolire il vincolo dei due mandati. Sin dalla sua fondazione tratto distintivo per coloro che professavano l’antipolitica e l’anticasta.

Non è tutto. Sempre in data odierna la base pentastellata ha certificato la rottura di un altro tabù, il quale va detto sembrava già essere ceduto con le alleanze prima giallo-verde e poi giallo-rossa. La votazione interna ha dato il lasciapassare anche per il proseguo dell’accordo con il Pd per le prossime elezioni regionali.

Insomma, un cambio di faccia non nuovo però nelle tante facciate della politica nostrana. A commentare insieme a Stefano Molinari la svolta odierna, è intervenuto il leader del Partito Comunista Marco Rizzo.

Ecco l’intervista a Marco Rizzo a “Lavori in Corso”.

“La fine del fu Movimento 5 Stelle”

“Oggi io credo sia stata decretata la fine di quello che era il Movimento 5 Stelle, che nasceva con alcune idee importanti dal punto di vista del merito e del metodo. Avevano detto che dopo 2 mandati andavano a casa, ma dato che adesso hanno tutti raggiunto il secondo mandato hanno semplicemente cambiato le regole. E’ una cosa che ferirà l’elettorato.

La seconda domanda è relativa al Pd. Il Movimento 5 Stelle nasceva proprio con la differenza di non avere rapporto con i partiti tradizionali. Insomma, sono in una condizione di aver detto delle cose e di averne fatte l’opposto”.

“La sinistra diventata non-sinistra”

Ormai da 30 anni la sinistra ha sempre costruito il bastione per battere la destra. ‘Pur di battere la destra…’ si diceva. Solo che così la sinistra è finita per diventare una non-sinistra. Dal punto di vista del rapporto con le periferie, la visione economica, cosa cambia tra Zingaretti e la Meloni? Nulla.”

Lista comunista per il Campidoglio

Io vi dico già da oggi che ci sarà a Roma una lista del Partito Comunista alleata né con la Raggi, né con questa sinistra. Non verrà speso un minuto a favore di un’unione sacra, che nel passato ha visto delle porcherie incredibili. Con questa gente non ci prendo neanche un caffè.

Ma pensano che la gente sia stupida? Da cittadino romano io dico che non ho mai capito che politica faccia la Raggi. Non so cosa pensa, probabilmente non pensa, non so.

“Appendino non serve a niente”

“Bugiardi. Questa è una politica bugiarda. Prendete l’Appendino a Torino: non serve a niente. Fa la politica di sempre a Torino, cioè quella della Fiat”.


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