L’opinione pubblica è rimasta scottata e scioccata dagli ultimi svolgimenti riguardanti il bonus dei 600 euro che alcuni politici avrebbero chiesto e ricevuto, in barba ai loro stipendi non indifferenti. Ci si interroga sul senso etico e sulla responsabilità politica e civica di molti esponenti della classe dirigente, in un momento di esasperazione generale.

Il prof. Enrico Michetti è intervenuto sul tema, centrando la sua attenzione sull’incapacità del Governo di scrivere una legge che poteva essere più coerente con la necessità di tanti italiani in difficoltà. Stefano Molinari e Luigia Luciani lo hanno intervistato nel pomeriggio di Radio Radio. Ecco come il Professore ha risposto alle loro domande e alle domande degli ascoltatori.

“Furbetti Inps? Dobbiamo prendercela con il Governo! Sono loro che non sanno neanche quello che scrivono” ► Michetti

“Stiamo portando gente di scarsa competenza al Governo. Quando rispetti la legge e sei un politico tu hai il cittadino come giudice e magari poi non ti vota, ma queste sono delle scelte che stanno alla politica. Io non posso giudicare una persona se rispetta la legge; io me la prenderei col Governo che fa una legge volendo dire un’altra cosa.
Non sanno neanche quello che scrivono, quello che pensano, siamo a questo livello purtroppo. Un Governo che non sa quello che scrive, questo è il problema, non quelli che hanno preso il bonus.

La Costituzione all’articolo 3 dice di non fare discriminazioni: se tu scrivi una norma non puoi pretendere di fare in sede applicativa una discriminazione di natura etica e classista. Questa è una cosa fuori dallo Stato di diritto.

Poi se tu scrivi una cosa avendone in mente un’altra… io sono preoccupatissimo, come se con la macchina devo andare a Torino e vado a Venezia.
Il parlamentare va scelto non perché si riduce lo stipendio, se le persone in ragione della loro professionalità guadagnano x devono avere uno stipendio dignitoso. Altrimenti togliamo tutta la competenza dal parlamento e facciamo il gioco delle lobby che vogliono ridurre il numero dei parlamentari. A questo punto togliamoli proprio e lasciamo uno solo e riduciamo i costi”.


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