Aumentano i contagi, ma aumentano anche i tamponi.
Sono stati 94mila i test effettuati ieri, 20mila più di lunedì, ma se è vero che è aumentato il numero di tamponi, è altrettanto vero che la curva sembra in leggero rialzo rispetto ai due mesi estivi precedenti.
L’omogeneizzazione del virus ha giocato un ruolo fondamentale in questo, come ha spiegato il Dottor Giovanni Sebastiani a ‘Lavori in Corso’.
Se dovessimo guardare i contagi con una mappa a infrarossi infatti scopriremmo che il virus ha “colorato” anche le regioni del sud Italia, mentre di saturazione più pallida sarebbe la frazione a nord della penisola.
Scopriamo di più nell’intervista di Stefano Molinari e Luigia Luciani.

Nelle ultime settimane troviamo i segni di un aumento seppur modesto di ricoveri in terapia intensiva. E’ una fase iniziale ovviamente, ma meglio agire il prima possibile.
L’altro aspetto importante è che è vero che tocca di più i giovani ora, visto che l’età media è passata da 60 a 40 anni, ma il problema è se questa barriera intergenerazionale viene interrotta.
Immaginiamo i nonni che dovranno svolgere la funzione di babysitter in autunno stando più ore con i bambini senza mascherina.

La topografia del virus

C’è stata quest’estate una tendenza alla omogeneizzazione, cioè non abbiamo più una concentrazione del virus al nord. Fino a metà giugno avevamo interessato il settore che andava dalla Liguria fino alle alpi, adesso non è più così. Abbiamo tante regioni con un numero di contagiati al giorno maggiore di 50. Teniamo presente che il 17 luglio avevamo 5 regioni che nelle due settimane prima avevano avuto meno di 10 casi. Oggi abbiamo una sola regione che ha soli 10 casi, ma in un solo giorno, che è la Val d’Aosta.

“Sull’età si gioca tutto”

Siccome l’età media dei contagiati si è abbassata, e sono dei giovani, hanno una capacità di reazione molto maggiore. Dobbiamo stare attenti però a non interessare le categorie fragili.
Un altro aspetto rilevante è che la sintomatologia è anche collegata con la carica virale.
La variabile che gioca un ruolo maggiore adesso è l’età dei contagiati
“.


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