Il coronavirus perde i pezzi? Sì, e succede nel genoma della proteina NSP1, addetta alla riproduzione del Sars-Cov 2.
Il fenomeno non è frequente da far fare i salti di gioia: si tratta di un caso su 100, ma il lavoro che verrà pubblicato domani sul Journal Translational Medicine ha basi molto promettenti.

Tra i redattori dello studio il Professor Massimo Ciccozzi, che a ‘Lavori in Corso’ lo ha spiegato a Stefano Molinari e Luigia Luciani, facendo chiarezza anche sulle altre domande tabù del virus: tra asintomatici-malati e vaccini prematuri, con un particolare monito per i giovani, chiamati a non sentirsi troppo acerbi e forti per contrarre il virus, e ai giornali: troppo spesso i “professionisti dell’informazione” sono stati smentiti nei loro titoli allarmisti.
Ecco l’intervento del Prof. Ciccozzi

Si tratta di un lavoro che uscirà domai su rivista. Abbiamo visto che alcuni ceppi virali perdono un pezzetto nel genoma di una proteina: l’NSP1, implicata nella virulenza del virus. Ora, ne abbiamo trovato uno ogni 100, quindi è un’ipotesi che va verificata con prove di laboratorio.

Bisogna capire bene che la parola “mutazione” non è qualcosa di cattivo. E’ normale che un virus faccia mutazioni. Quello che deve spaventare eventualmente sono le infezioni: io mi sgolo ogni volta rivolgendomi ai più giovani, ai quali dico intanto di mettersi la mascherina, stare a distanza e lavarsi le mani.

Capitolo asintomatici

Asintomatici? Essere asintomatico è comunque avere un’infezione. Non avere il sintomo non significa che poi tu stai bene. Sento ragazzi che dicono di sentirsi forti per la giovane età: no. E’ un’infezione virale che è meglio non prendere, perché poi non sappiamo se lascia qualcosa.
In molti perdono il senso del gusto o dell’olfatto, e anche se lo riacquistano non mi sembra carino, come non lo è perdere 14 giorni a casa. Perché dovresti infettarti? Perché non dovresti fare sport perché, anche se asintomatico, poi ti senti spossato? Perché infettare i propri cari?
I giovani devono sapere queste cose.

Scuole

Io dico la mia da epidemiologo: le scuole se sono in regola le puoi aprire, altrimenti no. E’ molto semplice.
Bisogna aspettarsi qualche infezione perché comunque parliamo anche di ragazzi. Inq del caso si quarantenano i contatti, ma non tutto l’istituto. Bisogna giudicare volta per volta e capire il da farsi.
La decisione politica è un altro discorso, non c’entra nulla con l’epidemiologia. C’entra più con Harry Potter.

Walter Ricciardi dice cose molto giuste per quanto riguarda la sanità di territorio, io sono molto d’accordo con lui perché si viene da una scuola di quel tipo, da un’epidemiolgia di territorio, per questo la sanità di territorio andrebbe rafforzata.

Fake news

Notizie false per terrorizzare? Sarebbe terrorismo. Terrorizzare i giovani non va bene, meglio spiegarglielo con le parole giuste, perché nell’altro modo non funziona, non attacca. La teoria della paura a me non è mai piaciuta, penso che sia molto meglio sperare con razionalità cosa si può fare e cosa no“.


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