Non ha senso impedire il dibattito del pensiero etico, come avvenuto in un processo di censura ideologica finalizzato alla creazione di un tipo di mercato che io chiamo paganesimo economico. Il capitale economico è creato dalla conoscenza e dunque il dibattito sul fine e sull’uso della conoscenza è parte dell’economia in questa diversa visione del mondo.

Ho parlato precedentemente di tre variabili, i driver della conoscenza: la lettera N, l’uso e riuso della conoscenza, la lettera V, l’efficacia della conoscenza, e la lettera P, il grado di appropriazione di conoscenza prodotta. Tutto, come vedete, gira intorno alla parola conoscenza.

Il dibattito politico non contiene il tema dell’economia morale perché il capitalismo è bloccato intorno al concetto di mercato predatorio che ha messo la borsa, lo spread e quelle cose lì, al di sopra del bene delle famiglie. Cioè al di sopra del diritto degli uomini di vivere, di allevare figli, di avere una pensione dignitosa, di essere curati, di avere un lavoro sopratutto.

Per uscire da questa situazione bisogna essere disposti a cambiare idea, ammettere di avere sbagliato, e iniziare a pensare che il capitale economico è creato dalla conoscenza. Il dibattito sull’uso etico e morale di quella roba lì è centrale e non se ne sente affatto parlare nel dibattito politico.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi


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