Le controversie della politica italiana attraversano una fase particolarmente accentuata. In passato la Sinistra venne ridefinita “storica” per distinguerla dai vari partiti affermati dal XX secolo. Fu uno schieramento e movimento politico che riteneva prioritaria la protezione dei deboli e la libertà di espressione. Oggi regna invece una lotta di affermazione tra Destra e Sinistra che punta all’affermazione del potere discostandosi dalla difesa delle priorità del popolo.

Nel XXI secolo come nasce un credo politico e perché siamo arrivati ad avere questa confusione ideologica?
Enrico Michetti esprime il suo pensiero al riguardo con Mimmo Politanò durante la trasmissione “Accarezzami l’anima”. Ecco il suo intervento.

Un giovane di destra, ad esempio, non nasce più per affetto verso il fascismo ma al contrario, c’è un’insofferenza nei confronti della discriminazione. Se la sinistra fa un occupazione viene vista come solidaristica, se la fa il centro-destra viene vista come violenta e fascista.
Quando la sinistra fa una manifestazione culturale non si leva il popolo ma i vip. Si leva quasi uno scudo di soggetti che nulla hanno a che vedere con la sinistra storica.

La Costituzione, all’articolo 3, vieta ogni forma di discriminazione.
La sinistra un tempo non aveva bisogno di fare strani accordi di palazzo pur di governare, preferiva stare all’opposizione ma non mortificare la propria dignità. Ecco perché tra i giovani si diventa di destra.

De Gasperi, quando Pio XII gli chiedeva di porre al bando il Partito Comunista italiano, rispose “no”. Lo stesso fece quando i comunisti chiesero di mettere al di fuori del Parlamento il Movimento Sociale Italiano, perché la libertà di pensiero e la nostra Costituzione fu la risposta al fascismo“.


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