Orizzonti europei per la Roma. I giallorossi guidati da mister Fonseca hanno matematicamente messo in ghiaccio la quinta piazza in campionato. Il 3-2 in casa del Torino con le reti di Dzeko, Smalling e Diawara ha consegnato la qualificazione ai gironi di Europa League per i capitolini.

L’obiettivo dichiarato dalla dirigenza, ad inizio stagione, era quello dell’approdo in Champions League. Per questo traguardo la truppa giallorossa non ha mai realmente lottato. Tutto questo con lo sfondo del cambio societario da Pallotta a Friedkin. Quest’ultimo infatti sembra essersi riavvicinato alle soglie dell’Olimpico.

Nel frattempo il gruppo si prepara all’ultimo match di campionato con la Juventus e, soprattutto, agli ottavi di finale di Europa League contro il Siviglia dell’ex direttore sportivo Monchi.

Nel pomeriggio di ‘Radio Radio Lo Sport’ le nostre Teste di calcio hanno fornito un primo bilancio della stagione vissuta dalla Roma. In studio Stefano Raucci e Francesco Di Giovambattista.

Luigi Ferrajolo

La vittoria di ieri con il Torino serviva per questo quinto posto che, in questo momento, è l’obiettivo massimo che la Roma potesse cercare. Devo dire che, un po’ per le incertezze non nuove del portiere e un po’ per lo spreco in avanti, la Roma ha tenuto aperto una partita che poteva e doveva chiudere prima. Mi è sembrato netto il divario. Ci sono stati momenti anche in cui la Roma ha giocato molto bene. Però deve essere più incisiva davanti e fare qualche sciocchezza in meno dietro. Perché ieri c’era il Torino, tra l’altro neanche al completo, ma con squadre di altro livello questi sono peccati che poi paghi. Il ritmo della partita è stato anche abbastanza tranquillo. Se proiettiamo questa Roma verso la Coppa tra una settimana, la squadra sta bene. Una squadra che soprattutto ha trovato, in questa fase finale e atipica del campionato, un assetto e ha scoperto qualche giocatore in maniera più importante: penso a Mkhitaryan. Può riscoprire e ritrovare Zaniolo. Quindi ci sono le premesse per fare abbastanza bene.

Guido D’Ubaldo

Noi possiamo già fare un bilancio di questa stagione. Certamente l’obiettivo dei giallorossi, guidati per il primo anno da Fonseca, era quello di arrivare in Champions League. La Roma ha avuto tanti problemi. Prima del lockdown, non dimentichiamo, quanti infortuni hanno condizionato il cammino della squadra. Adesso si ritrova a fare un consuntivo sul quinto posto che certamente è inferiore alle aspettative ma migliore leggermente rispetto alla posizione dello scorso anno. Tutto sommato, anche se ci sono stati momenti di flessione a gennaio e poco dopo la ripresa del campionato, il lavoro di Fonseca credo possa essere giudicato positivamente. Se all’allenatore portoghese verrà dato modo di rinforzare la squadra come lui vorrebbe, e su questa cosa ho parecchi dubbi viste le considerazione sulla permanenza o meno del Presidente Pallotta, secondo me la Roma il prossimo anno può migliorare e pensare in grande.

Alessandro Vocalelli

Il bilancio fino ad oggi è negativo. La Roma non solo non è andata in Champions League ma, parliamoci chiaro, non è stata mai concorrenziale per la Champions. C’è stato un momento in cui, stando a 6 punti dall’Atalanta, ci si chiedeva quante possibilità aveva la Roma e gli ottimisti dicevano il 20%. C’è anche il modo in cui arrivi o no al risultato. La Roma quest’anno non ha proprio concorso. Questo è l’aspetto negativo. Mi auguro che l’Europa League possa ribaltare questo giudizio e penso che ci possano essere più chance di quelle che noi immaginiamo. Perché comunque la Roma è una squadra strutturata. Ha una rosa abbastanza larga. La Roma non è la favorita dell’Europa League, perché ci sono squadre più forti a partire dal Siviglia, però in quattro partite può succedere di tutto.

Gianluca Lengua

Contro la Juventus credo che giocheranno, come è giusto che sia, le seconde linee. Quindi non giocherà Pau Lopez, anche se ha fatto vari disastri nelle ultime gare. Magari rivedremo calciatori come Juan Jesus, Cedin, Fazio, Villar, Santon. Magari finalmente Zaniolo partirà titolare. Magari giocherà Perotti, Kalinic. Non mi aspetto altro, anche perché queste partite ravvicinate hanno stancato la squadra. Non hanno raggiunto il quarto posto ma sono arrivati quinti matematicamente a una giornata dalla fine. Bene, però non era quello l’obiettivo. Adesso c’è l’Europa League, una competizione che ti permette di arrivare in Champions se la dovessi vincere. Però era molto più semplice provare a vincere due o tre partite durante l’anno per provare a qualificarti al quarto posto in campionato. Deve farsi un esame di coscienza anche Fonseca, che è arrivato al 3-4-2-1 troppo tardi. Perché, anche dopo il lockdown, ha insistito con il 4-2-3-1. Dire che la Roma può competere per la finale di Europa League quando ci sono squadre come il Siviglia, il Manchester United, il Wolverhampton e l’Inter, non mi convince.

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