Il meccanismo, in fondo, è sempre lo stesso: si usa la patologia per screditare l’organo sano.
Nel caso specifico si prende la patologia di qualche strampalato avventuriero dell’assurdo per delegittimare il corpo sano della critica.

Come? Prendi quattro stolti, magari in giacca arancione, che dicono che il virus non esiste. Poi li usi come alibi per delegittimare chiunque osi criticare ciò che realmente sta avvenendo, e che non mi stancherò di denunziare: il virus c’è ed è al contempo usato come base di una nuova razionalità politica di tipo autoritario e ultraliberista.
Aggira i parlamenti, potenzia gli esecutivi, produce task forces non elette, accelera la digitalizzazione della società e il massacro dei ceti medi e dei lavoratori.

Il capitale si sta adoperando per archiviare le democrazie parlamentari: chi non ha capito questo non ha compreso l’abc. Inutile discutere con lui.
Chi non ha capito che da questa situazione non si tornerà indietro, è ancora alla fase tolemaica.

Analogamente si dica degli sciocchi che pensano che sia tutta una questione di vaccini, come fossero il sacro Graal dell’economia di mercato.
La questione è più articolata, è una ristrutturazione verticistica del capitalismo su scala planetaria.
Ce l’ha insegnato Gramsci: quando la classe dominante è al dominio ma inizia a perdere il consenso, deve ricorrere all’autoritarismo e all’occorrenza alla violenza.

In Italia non poteva essere la destra a gestire l’emergenza, o ciò sarebbe stato evidente. Ora tutti griderebbero “fascisti!”.
Facendo fare la parte dell’autoritarismo repressivo alle sinistre, il risultato è che adesso si urla “fascista” a chi si oppone al capitalismo terapeutico.
La logica è la stessa con cui il capitale ha affidato alle sinistre fin dagli anni ’90 il compito di massacrare nel sangue i lavoratori a colpi di riforme liberiste.
La sinistra fa ora ciò che faceva prima la destra: è il capolavoro del capitale.

Con i vostri gomiti che si toccano. Con le vostre mascherine/museruole all’aperto. Con i vostri funerali negati. Con i vostri abbracci criminalizzati. Con le vostre multe ai baci tra innamorati e ai lavoratori stremati. Con le vostre autocertificazioni e con le vostre acquasantiere di gel. Con tutto ciò, avete decretato il regresso nella barbarie. Avete umiliato il concetto di umanità. Avete rivelato di essere gli schiavi peggiori: quelli irredimibili, quelli che sono schiavi nell’anima.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro


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