Sembravamo aver superato quello stato di assuefazione in cui eravamo precipitati fino a poco tempo, quando a colpi di Dpcm e protocolli sanitari obbligatori il Presidente del Consiglio Conte aveva assunto dei poteri straordinari in nome della battaglia al covid-19.

Invece, proprio oggi, arriva un segnale che ci riporta alla mente quei mesi primaverili vissuti tra drammi e paradossi. Da qualche ora circola negli ambienti governativi l’ipotesi di prorogare lo stato d’emergenza fissato lo scorso 31 gennaio e che dovrebbe andare in scadenza il prossimo 31 luglio.

Una voce confermata dallo stesso Giuseppe Conte a margine della conferenza stampa tenuta in data odierna a Venezia, in occasione della cerimonia d’inaugurazione del Mose.

Come avranno preso la notizia dalle opposizioni? Nel periodo di lockdown tanto avevano criticato il Premier accusandolo di essersi preso i pieni poteri, che circa un anno fa l’attuale maggioranza aveva rinfacciato a Matteo Salvini.

Per commentare la scelta di proseguire lo stato d’emergenza, Luigia Luciani e Stefano Molinari hanno intervistato il senatore della Lega Gian Marco Centinaio. Ecco il suo commento a “Lavori in Corso”.

Il problema è l’atteggiamento che ha questo Governo, in particolare il presidente del Consiglio, nei confronti di questo Paese. Noi abbiamo assistito in questi mesi al Presidente del Consiglio che ha preferito la comunicazione alla sostanza. Doveva comunicare al Paese in una sorta di continua conferenza stampa in cui sembrava come il gioco dell’oca.

All’inizio ha detto faccio tutto io. Poi ha chiesto aiuto alle opposizioni. Poi ha creato la task force. Poi ha organizzato gli Stati Generali. Adesso ha prorogato lo stato d’emergenza. E’ un continuo dover comunicare qualcosa per voler restare sulla cresta dell’onda.

Ormai siamo ad un Parlamento esautorato, dove il Parlamento si è auto castrato. La maggioranza sapendo di essere ormai su un filo ha deciso di non trattare gli argomenti. E quindi si danno i pieni poteri a Conte. Il Partito Democratico ed i 5 Stelle hanno regalato i pieni poteri a Conte. E Conte se li è presi.

Io continuo a pensare che il PdC, partito della cadrega, sarebbe disponibile a concedere la monarchia a Conte pur di rimanere al potere fino al 2023″.


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