A distanza di quasi due anni dal crollo del ponte Morandi di Genova, le minacce di revoca della concessione alla società della famiglia Benetton, sono rimaste tali. Fino ad ora a nulla sono servite le continue invettive dei 5 Stelle, nonostante tra i due Governi Conte 1 e 2 siano rimasti la maggiore forza politica.

Secondo il viceministro ai Trasporti Giancarlo Cancelleri (M5S), intervenuto ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari, “la decisione è sempre mancata per delle divisioni nella maggioranza, prima con la Lega e poi con Pd e Italia Viva”.

Nel mezzo, equidistante tra le parti, c’è il Premier Conte. Mai come adesso il Presidente del Consiglio sembra fare sul serio dettando i tempi della scelta in conferenza stampa da Madrid: “Mi aspetto di chiudere la questione in settimana. Dobbiamo evitare una situazione paradossale”.

Sul dossier Autostrade è stato intervisto a “Lavori in Corso” il viceministro Giancarlo Cancelleri.

Una decisione che purtroppo non abbiamo ancora preso. Ci sono delle divisioni politiche all’interno della maggioranza. Prima erano con la Lega, adesso si stanno riproponendo con Pd e Italia Viva.

Il problema è che adesso il tempo è finito. Il ponte è pronto e le chiavi in mano a chi le diamo? Questo è oggi il grande tema. In una settima dobbiamo decidere. E’ importante che la decisione finisca in Consiglio dei Ministri e poi in Parlamento.

Chi pensa che stiamo facendo un favore a Benetton e ad Aspi sta facendo solo confusione. Ben venga il polverone di oggi per mettere fretta. Dobbiamo prendere una decisione: e lo dobbiamo tanto ai familiari delle vittime, quanto a tutti gli italiani.

Noi poniamo sul tavolo tre questioni:

  1. fuori i Benetton da Aspi o un fortissimo ridimensionamento nella società
  2. abbassamento delle tariffe dei pedaggi
  3. delegificazione della concessione

A queste persone che gestiscono male i beni del popolo dobbiamo dire: adesso basta. Questi sono quelli che all’indomani della tragedia non si sono degnati nemmeno di chiedere scusa ai familiari delle vittime”.


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