Ha fatto molto discutere in questi giorni il caso Radio Radio che ha visto bloccato il suo canale da parte di una delle piattaforme social più rinomate. Questo ha sollevato non poche polemiche e preoccupazioni riguardo la libertà di pensiero, espressione e diffusione dell’informazione.

Antonio Maria Rinaldi, Europarlamentare della Lega, è intervenuto in diretta a “Un giorno speciale” per esprimere il suo pensiero analizzando l’interrogazione fatta al riguardo al Parlamento Europeo, ponendo l’accento su come i giganti del web abbiano la possibilità di indirizzare la comunicazione pubblica attraverso degli algoritmi.

Ecco il suo intervento.

Io ascolto attentamente chi la pensa differentemente. La democrazia si regge su questo, altrimenti parla uno solo e gli altri zitti. Radio Radio è stata un po’ una bandiera, il mezzo per poter fare un’interrogazione parlamentare scritta. Ci siamo fatti carico di fare un’interrogazione scritta e abbiamo indirizzato questa interrogazione alla commissione europea, direttamente alla signora Ursula Von Der Leyen. All’interno del mio partito nessuno è mai venuto a dirmi cosa potevo o non potevo dire. Mi hanno messo nelle due commissioni più importanti: ECON e Affari Costituzionali come titolare. Senza remore.

Questi giganti del web come agiscono? Questi signori sono delle macchinette del profitto dove riescono a massimizzare il profitto lo fanno e si affidano ai meccanismi automatici che si chiamano algoritmi. Di conseguenza questi fanno come gli pare fregandosene delle legislazioni nazionali e internazionali. Se ci fosse una persona fisica tutto questo sarebbe diverso.

Radio Radio ha potuto fare un po’ di casino perciò ha indotto YouTube ad andare a vedere fisicamente e ha visto che non c’è neanche una virgola fuori posto e hanno dovuto per forza riammettere il canale. E’ avvenuto perchè è Radio Radio, se non fosse stata tale, ma il signor Giovanni, questo non sarebbe successo perciò devono essere tutelati tutti quanti, nella stessa intensità e maniera.
Le regole non è che vanno modificate, non le hanno mai scritte. E’ necessaria una regolamentazione. Poi alla fine anche le risposte delle commissioni sono a mò di format, un prestampato come YouTube.


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