Esiste un frutto esotico il cui consumo è addirittura vietato in alcuni luoghi pubblici asiatici. Si chiama durian, ovvero “spina” in lingua malay. La sua caratteristica più evidente sono appunto le spine di cui è dotata la sua buccia, ma il suo vero tratto distintivo non si vede… ma si sente. E’ il suo odore, fortissimo, addirittura nauseabondo per alcuni!

Vi basti pensare che, se foste tra gli abitanti del Sud-Est asiatico e aveste nel sacchetto della spesa uno di questi frutti, quasi certamente non vi sarebbe reso possibile salire su un mezzo pubblico, perché è assolutamente vietato viaggiare su diversi autobus se si porta con sé anche uno solo durian.

Dalla buccia verde e puntuta, il durian ricorda nell’odore il pesce marcio secondo chi l’ha assaggiato, i vestiti usati secondo altri, e ancora la spazzatura abbandonata da giorni. Le descrizioni sono tante, a riprova del fatto che l’odore del grosso frutto viene percepito in maniera differente, da chi ha il “piacere” di poterlo sentire. Ma allora, perché comprare i durian?

Per una prova di resistenza, no di certo; anche se occorre avere davvero tanta determinazione per superare le “apparenze” e andare avanti, procedendo con l’assaggio. Una volta riusciti nell’impresa, i temerari assicurano che il sapore del frutto vale la pena di sopportare un po’ di puzza. Anche se non tutti sono d’accordo.

Si vende sulle bancarelle dei mercati asiatici, intero oppure sbucciato, tagliato e confezionato in vaschetta. Per gli abitanti della Thailandia, della Cambogia e della Malesia che lo consumano da sempre, l’odore non conta, quel che è importante è il frutto in sé. In quei paesi la stragrande maggioranza della popolazione ne va matta, nonostante i durian abbiano anche costi piuttosto elevati.

La polpa di questi frutti è morbida, di colore giallo e di consistenza leggermente burrosa (un po’ come quella dell’avocado). Secondo alcune testimonianze, saprebbe di melone maturo speziato, ed è buona da impiegare in piatti sia dolci che salati. Il durian crudo contiene acqua per il 65% del suo peso, il 27% di carboidrati, pochi grassi e proteine.

Il sapore, tanto decantato da alcuni, lascia delusi molti altri. Secondo una “corrente di pensiero”, non sarebbe sufficientemente buono da giustificarne il consumo. Come accade sempre, quando si tratta di cibo, tutto dipende dai gusti, locali ma non solo.

In ogni caso, da noi non è affatto semplice trovare un esemplare di questo frutto. Originario del Borneo e dell’isola di Sumatra – dove cresce spontaneamente – l’unica varietà venduta in altre parti del mondo è quella che porta il nome di Durio zibethinus; le altre sono reperibili solo nei mercati asiatici. Dove il suo consumo è frequente e il durian è considerato il re dei frutti.

Fonte: Prodigus.it