Prolungamento delle norme anti Coronavirus e aiuti economici stanziati dall’Europa. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è appena presentato in conferenza stampa per annunciare la firma di un nuovo Dpcm, che estenderà le misure di distanziamento sociale fino al 3 maggio, e per chiarire la posizione del Governo su Mes e altri fondi che arriveranno da Bruxelles.

Conte aveva parecchi nodi da sciogliere. Ieri sera l’accordo raggiunto dall‘Eurogruppo, dopo intense giornate di contrattazioni. Oggi un’accesa riunione con i capidelegazione della maggioranza, che si è divisa sulla data da indicare per la fine del lockdown e sulla valutazione degli accordi raggiunti in Europa.

Queste le parole del Presidente Conte

“Abbiamo appena predisposto un nuovo Dpcm con cui proroghiamo le misure restrittive fino al 3 maggio. Una decisione difficile, ma necessaria. Naturalmente mi assumo tutte le responsabilità politica. Una decisione che ho assunto dopo diversi incontri tenuti con la squadra dei ministri, con gli esperti del nostro comitato tecnico-scientifico, con le regioni, le province, i comuni, con i sindacati, il mondo delle imprese. Il comitato tecnico-scientifico ci ha dato una conferma: i segnali della curva epidemiologica sono incoraggianti. Ci sono evidenti indicazioni che dimostrano come le misure di contenimento sin qui adottate dal Governo stanno dando dei frutti.

Ma proprio per questo non possiamo vanificare gli sforzi sin qui fatti. Se noi dessimo adesso il via libera rischieremmo di perdere tutti i risultati positivi fin qui conseguiti. Sarebbe una grande frustrazione per tutti, perché dovremmo ripartire da capo e potete immaginare anche con nuovo un aumento del numero dei decessi. Dobbiamo quindi continuare a mantenere alta la soglia dell’attenzione.

In merito alle attività produttive c’è qualche piccola variazione: dal 14 aprile riapriamo cartolibrerie, librerie, negozi. Soprattutto quelli per neonati. Abbiamo riaperto anche qualche altra attività produttiva, come la silvicoltura.

Siamo già al lavoro per far ripartire il sistema produttivo in piena sicurezza attraverso un programma articolato. Infatti dovendo convivere con il virus stiamo lavorando su un programma che poggia sull’istituzione di un gruppo di lavoro che conterrà varie professionalità tra sociologi, psicologi, esperti dell’organizzazione del lavoro, manager. Questo gruppo di esperti dialogherà con il comitato tecnico scientifico. Il gruppo di esperti sarà presieduto da Vittorio Colao, uno dei nostri manager più stimati e annovererà varie personalità.

Adesso veniamo all’Europa, che sta affrontando una situazione mai vista in tempi di pace. Saranno necessari almeno 1500 miliardi di euro per fronteggiare questa emergenza. Il sostegno pubblico già adesso è nell’ordine di circa 2000 miliardi. Anche questi sono evidentemente numeri mai visti in tempo di pace. Le proposte che ieri sono state messe sul tavolo dai Ministri delle finanze dell’Eurogruppo sono un primo passo verso la risposta Europea. Occorre lavorare ancora per costruire qualcosa di più ambizioso. La principale battaglia che l’Italia deve condurre sui tavoli europei e quella di un fondo che deve essere finanziato con una vera e propria condivisione economica dello sforzo, come ad esempio con gli eurobond.

Ritengo un segno di maturità che si intrattenga un dibattito sull’Europa in tutte sedi e vi assicuro che il governo avrà l’opportunità per informare tempestivamente tutti i rappresentanti del popolo che siedono al Parlamento. E altrettanto importante però che questo dibattito si sviluppi con chiarezza, senza falsità. Ecco perché mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni su alcuni fatti inerenti al Mes. Un meccanismo istituito nel 2012, non ieri. Non è stato approvato la scorsa notte come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato, questa volta lo devo dire, devo fare nomi e cognomi: da Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

Lo stanno ripetendo dalla scorsa notte e non è assolutamente così. Questo governo non lavora col favore delle tenebre. Questo governo guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza se ha qualche proposta da portare, la porta chiaramente guardando negli occhi tutti gli italiani. L’Eurogruppo non ha firmato nulla, né ha istituito alcun obbligo. E’ una menzogna.

L’Italia ritiene il Mes uno strumento totalmente inadeguato, totalmente inadatto rispetto all’emergenza che stiamo vivendo. Sin dall’inizio ho chiarito a tutti i leader che l’Italia non ritiene sostenibile un suo utilizzo per far fronte a questa emergenza. Stiamo lavorando in sinergia con altri otto stati alleati in questa battaglia. E se ne sono aggiunti anche altri.

Ieri è successo qualcosa di nuovo. C’è un intero paragrafo del documento prodotto che è destinato ad accogliere la nostra prospettiva degli Eurobond. E’ molto importante perché stiamo parlando di strumenti finanziari di condivisione delle spese. Dobbiamo ancora lavorare in questa direzione, dobbiamo ancora costruire questo strumento. Ma per la prima volta l’abbiamo messo nero su bianco.

Lotteremo per avere gli Eurobond e spiegherò con forza al prossimo Consiglio Europeo, ancora una volta, che uno strumento come il Mes è totalmente inadeguato per l’emergenza che stiamo vivendo. O la risposta è comune, o non è. Io non firmerò fino a quando non avrò un ventaglio di investimenti adeguato”.

Ecco il video completo della conferenza di Giuseppe Conte

Conferenza stampa

In diretta da Palazzo Chigi

Pubblicato da Giuseppe Conte su Venerdì 10 aprile 2020