Nell’evoluzione folle del Covid19 si sta facendo sempre più strada l’idea, fortemente voluta dal mondo farmaceutico e subito prontamente sposata dalla lobby trasversale politica-comunicazione, di obbligare le persone al vaccino quando questo sarà messo a punto.

Per fortuna ci sono anche menti libere, vedi il campione di tennis Djokovic, che si ribellano a quella che sembra una strada senza ritorno. Troppo ghiotta la possibilità di creare un business colossale che è impossibile da quantificare vista l’immensità delle cifre in ballo.

Ci hanno sequestrato a casa, fatto chiudere attività di lavoro, imposto decreti, limitato la libertà, ormai siamo pronti per accettare tutto. Sì dov’è il vaccino, butta dentro non vedo l’ora.

Io non sono contro a prescindere ma non rinuncerò alla libertà di scelta.

Non accetterò MAI di andare allo stadio, al concerto, a teatro, al cinema solo se sono vaccinato contro il Covid19.

Se passa questo concetto è la fine dei nostri diritti, saremo schiavi dei “produttori di salute” (a proposito perché non una cura?) e da quel momento ogni anni potranno imporci ciò che vorranno.

Ilario Di Giovambattista


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