Nel precedente video vi ho spiegato il decreto Cura Italia nella prima parte e ho spiegato che i primi 220 miliardi semplicemente sono 1,73 miliardi.

Come è possibile che i 5 miliardi stanziati dal Governo si moltiplichino magicamente in 70 volte senza fare il gioco delle tre carte? La risposta è: non è possibile.

Vi dimostro il perché.

Il Governo ha aumentato con 1,5 miliardi il Fondo di Garanzia e secondo il Governo questo dovrebbe magicamente attivare 100 miliardi. Peccato che il Governo nella sua comunicazione si sia dimenticato di dire cosa c’è scritto nel decreto. E cioè che in realtà, si legge oggi dal sito web del Mediocredito Centrale – e ringrazio il Dott. Giancarlo Coppola del gruppo dei finanzialisti italiani che mi ha fornito questa informazione – noi abbiamo un fondo di circa 6,3 miliardi che può garantire un certo numero di finanziamenti.

Dal momento che la garanzia è stata elevata dal 60% all’80%, la leva magica che secondo il Governo è il 14% scende matematicamente a 11%. Il Mediocredito centrale è un fondo rotativo, quindi dato che in questo momento non stiamo parlando di nuovi futuri investimenti come vi fanno credere, ma di andare a garantire i vecchi, quindi 2015 2016 2017 2018 e 2019, perché mediamente parliamo di finanziamenti a 5 anni, da un punto di vista tecnico vuol dire che stiamo parlando di 54 miliardi e non dei 100 di cui parla il Governo. C’è una bella differenza!

La lettera D dell’articolo 49 del decreto è la presa in giro:

“Sono ammissibili alla garanzia del Fondo finanziamenti a fronte di operazioni di rinegoziazione del debito del soggetto beneficiario, purché il nuovo finanziamento preveda l’erogazione al medesimo soggetto beneficiario di credito aggiuntivo in misura pari ad almeno il 10% dell’importo del debito residuo in essere del finanziamento oggetto di rinegoziazione”.

Che cosa vuol dire? Io ho un’azienda che ha fatto 100.000 ho un debito residuo di 20.000, vado dalla banca rinegozio il debito residuo, la banca mi dà il 10% del debito residuo cioè 2.000 su 20.000, cioè 22.000 di finanziamento.

Questa è la stessa presa in giro che ha fatto l’Europa con parole inglesi: operazione di rifinanziamento, quindi zero posti di lavoro, zero investimenti attivati.

Mettetevi nei panni del sistema bancario che di fronte a un certo ammontare di crediti senza garanzia si trova in una situazione di recessione con queste imprese che hanno dei debiti residui, cosa fa? Aggiunge un 10% di liquidità e magicamente questi debiti che per loro erano pericolosi diventano immediatamente dei crediti di prima liquidità. Quindi quei 50 miliardi molto probabilmente attiveranno nuova liquidità per il 10% di 50 miliardi, che vuol dire 5 miliardi.

Quando vi spacciano per “nuova liquidità per le imprese” stanno semplicemente facendo un regalo alle banche, stanno dando alle banche un credito di maggiore qualità. E’ un’operazione di rifinanziamento.

Diverso sarebbe se facessimo operazioni di liquidità pompata nell’economia, ma bisognerebbe andare a ridiscutere l’euro e la sovranità monetaria.

Ci prendono in giro con le parole, dicono che faranno attivare 100 miliardi quando in realtà ne fanno attivare, se va bene, 5,4 miliardi.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi


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