Il futuro degli italiani e dell’intera eurozona dipende da un gruppo di giudici tedeschi. Il 5 maggio infatti la Corte Costituzionale tedesca si pronuncerà definitivamente sulla compatibilità del quantitative easing con i principi fondamentali dello stato tedesco. Ciò avverrà nonostante il silenzio dei media italiani, che forse provano vergogna nel farcelo sapere.

Qualora lo bocciassero la Banca Centrale Europea non potrebbe più mettere in campo i 750 miliardi di euro per far fronte alla crisi. In quel caso gli acquisti dei titoli di stato da parte della Bce dovranno essere limitati e preordinati.

L’alternativa proposta dai tedeschi è il Mes e tutto lascia pensare che la Corte tedesca possa bocciare il quantitative easing. Anche nel 2012 per la stessa attivazione del Mes abbiamo dovuto aspettare prima la pronunciazione della Corte Costituzionale tedesca. A dimostrazione che i tedeschi accettano solo quello che non intralcia i loro principi.

Un indizio sul futuro del Mes

Intanto un altro indizio sul fatto che in futuro il Mes verrà utilizzato dall’Italia riguarda i nostri titoli di stato. Sono richiestissimi, nonostante la caduta senza precedenti del Pil. I mercati pensano infatti che ci sarà per loro lo scudo del Meccanismo Europeo di Stabilità.

Il rischio

La Germania rischia che per ottenere il Mes faccia implodere l’euro (come tutti ci auguriamo).
Sempre che il popolo italiano non accetti di tenersi il Mes, l’euro e i giudici tedeschi diventati i decisori ultimi sulle loro stesse vite.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo


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