Il periodo non è dei migliori per chi soffre di stress (e non).

Tra gli effetti collaterali della diffusione del coronavirus va sicuramente annoverato anche lo stress generato in molti per via delle nuove abitudini da assumere per limitare il contagio.

E’ possibile gestire lo stress? La cannabis terapeutica in questo può rivestire un ruolo di primaria importanza.

Nella rubrica ‘Cannabis e Terapia’, in collaborazione con Farmacie Gruppo Coviello, la dottoressa Cristiana Salvadori ha spiegato i casi in cui è possibile apprezzarne i benefici.

Riascolta la puntata e per maggiori informazioni invia una mail a [email protected] o invia un messaggio al 351 82 80 441.

“L’uso di psicofarmaci per bloccare l’ansia? Sempre più diffuso specialmente per i pazienti che hanno problematiche croniche e devono affrontare un periodo di reclusione ed affrontare un periodo di quarantena o non ricevere più le visite dei propri cari.

Non è facile affrontare l’ansia.

Molti psicofarmaci a cui siamo abituati danno dipendenza, la cannabis terapeutica invece no, perché ne viene data molto poca (i dosaggi sono quindi bassi). 

I piccoli dosaggi della cannabis ci consentono o di scalare l’uso di altri farmaci o piano piano di eliminarli definitivamente.

Utilizzando la cannabis non c’è bisogno di un aumento eccessivo del dosaggio: all’inizio si parte con un dosaggio molto basso che non ha quasi nessun effetto, quando si raggiunge un certo dosaggio ci si ferma e continua ad essere efficace nel tempo.

La cannabis terapeutica è un rilassante che aiuta ad essere più positivi.


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