La open society si compie in questi giorni con il lockdown: la brigata fucsia-arcobalenica dei ‘Bella Ciao’ si è d’un tratto scoperta amante dei droni e di esercito, di tracciabilità telefonica e delegazione a norma di legge. Vi sarebbe da ridere, se non vi fosse da piangere.

Intanto l’Albania ha dato la sua splendida lezione di dignità e solidarietà all’Unione Europea. Lo ha fatto parlando in italiano, rispettando l’Italia nel modo più intelligente: quello culturale.

E mentre l’Albania ci porta generosamente il suo sostegno, l’Unione Europea si conferma il nemico principale dell’Italia e dei popoli europei. La Germania l’ha comunicato ufficialmente con spietato cinismo: “L’Italia e la Spagna usino il Mes se proprio sono in difficoltà”. È la solidarietà dell’aguzzino, la fraternità dell’usuraio senz’anima.

Intanto in Italia la situazione è tragica. Fino a ieri gli alfieri dell’Unione Europea erano nostri amici, oggi sono diventati i falchi. Si assiste alla tenace fede degli euroinomani incalliti come Zingaretti e Gualtieri. E si assiste alle tele-preghiere di Salvini e Barbara D’Urso.

Come se tutto ciò non bastasse il circo mediatico usa la sua stragia preferita: la distrazione di massa. Anziché puntare il dito contro l’UE e la Germania dirottano l’attenzione di l’Ungheria. “Il parlamento dà pieni poteri al Premier Orban”: è vergognoso, vero. Tuttavia non dicono che è vergognoso quasi come quel paese in cui il Premier si prende pieni poteri senza nemmeno averli chiesti al parlamento.

Intanto nel silenzio generale si sta instaurando una sorta di Stato terapeutico globalista, come l’ha definito Paolo Borgognone. La situazione pandemica può essere anche per il futuro un eccellente metodo di Governo con cui far sì che i cittadini rinuncino a tutto pur di sopravvivere.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro


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