Non è un telefilm, è un emergenza sanitaria“, urla ai suoi concittadini. Non è una sceneggiatura neppure quella di Antonio Decaro, sindaco di Bari che in questi giorni, come tutti i primi cittadini d’Italia è alle prese non solo con l’emergenza ma anche con chi non ne vuole sapere, magari per troppa ingenuità, magari per poco rispetto, di rispettare le regole.

A casa dovete andare. Andate a giocare alla playstation a casa. Sono il sindaco della città e dovete andare a casa” dice Decaro, accorato in un video diventato subito virale sul web. C’è chi passeggia in spiaggia, chi addirittura gioca a ping pong, a cui il sindaco intima di andare a giocare a casa rivendicando la sua carica a chi gli sfacciatamente gli chiede “chi sei?”

Che ci sia forse poca percezione del pericolo in un momento in cui si stimano circa 33.000 contagi in tutta la penisola e in cui superiamo la Cina per numero di morti da Covid-19? O gli italiani sono davvero ingovernabili come pensa qualcuno?

Lo abbiamo chiesto al primo cittadino di Bari a ‘Lavori in corso’.

“Ci sono alcune persone che non hanno capito ce le immagini che arrivano da altre parti del paese non sono immagini di un telefilm, sono immagini reali. In alcune zone del paese sicuramente vanno fatte altre chiusure.

Quello che chiedono da Bergamo e da Brescia sono chiusure maggiori, la presenza dell’esercito. Vorrebbero misure analoghe a quelle di Codogno, rendendo impermeabile il territorio.

Anche qui al sud comincia ad allargarsi, sappiamo che arriverà, infatti le regioni si sono strutturate per mettere a disposizione le sale per la terapia intensiva. Nella mia città abbiamo preparato le strutture pubbliche e private per il coronavirus. Se dovesse arrivare un’onda di contagio analoga a quella della Lombardia – la cui sanità è da sempre stata un punto di eccellenza per il nostro paese sia per l’organizzazione che per l’efficacia – che ha messo in crisi loro, ancora peggio andrà in altre zone del nostro paese, soprattutto al sud”.


ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE

LEGGI ANCHE: