Il contagio

Il contagio da nuovo coronavirus Covid-19 non risparmia neppure il mondo del calcio professionistico italiano. E’ di oggi, infatti, la notizia del primo caso di giocatore sospetto positivo. Si tratta di un ragazzo di 22 anni, che abita in provincia di Siena e che gioca nella Pianese, squadra di Piancastagnaio (Siena) che da quest’anno milita per la prima volta in Serie C, nel girone A. Manca ancora la validazione dell’Istituto superiore di sanità a cui sono stati inviati i campioni prelevati al 22enne.

Quando è scattato l’allarme

Il giovane sabato scorso ha accusato i primi malesseri in albergo ad Alessandria, dove si trovava in ritiro con la squadra, con cui il giorno successivo avrebbe dovuto giocare contro la Juventus Under 23. Il 22enne non ha giocato perché la mattina di domenica la febbre è salita. La squadra è rientrata a Piancastagnaio dopo la gara disputata allo stadio Moccagatta e persa per 1-0. Il 22enne invece è rientrato autonomamente a casa sua, in un altro comune del Senese, e si sarebbe messo in quarantena volontaria, rimanendo in contatto con i sanitari della squadra. Mercoledì mattina gli è stato fatto il tampone a domicilio, che durante la notte ha dato un primo esito positivo. Alle prime ore di questa mattina è stato prelevato da un’ambulanza appositamente attrezzata per il trasporto di casi sospetti di coronavirus e portato all’ospedale delle Scotte, a Siena, dove è stato ricoverato in isolamento nel reparto di malattie infettive.

Le condizioni del giovane

Il giovane sarebbe in buone condizioni di salute. Per decisione delle autorità sanitarie, l’intera squadra di calcio della Pianese, compresi i membri dello staff tecnico e sanitario, è stata messa in quarantena e sono in corso indagini epidemiologiche su tutti i contatti avuti di recente dal calciatore che, da quanto si è appreso, alcuni giorni prima di accusare dei malesseri simil influenzali si sarebbe recato in treno in Emilia Romagna in visita ai genitori.

Gli altri casi

Il caso del 22enne della Pianese sospetto positivo al nuovo coronavirus è il sesto che viene registrato in Toscana, mentre in tutta Italia sono già oltre 500 i contagiati da quando una settimana fa sono comparsi i focolaio dell’infezione in Lombradia, nel Lodigiano, e in Veneto, a Vo’ (Padova). Un caso tra tanti, e nemmeno particolarmente grave, stando ai primi riscontri clinici. Ma tale da suscitare un po’ di preoccupazione nel mondo del calcio italiano che, tra partite rinviate e da giocare eventualmente a porte chiuse, sta continuando a fare i conti con l’emergenza.

In casa Juve si monitora la situazione

A Torino, sponda bianconera, viene monitorata la situazione, anche se nessun giocatore della Juventus Under 23, che disputa il campionato di Serie C e che domenica scorsa ha affrontato la Pianese, avrebbe al momento accusato sintomi che possano far temere un contagio da coronavirus. Tuttavia in via precauzionale il club bianconero ha deciso di evitare nei prossimi giorni allenamenti tra ragazzi dell’U23 e quelli della prima squadra. Alcuni componenti della squadra Under 23 ogni tanto si allenano con Chiellini e compagni e a volte vengono inseriti nella lista dei convocati di Sarri per le partite di campionato. Fermo restando che prima squadra e Under 23 si allenano in due centri sportivi differenti, rispettivamente alla Continassa e a Vinovo. Da sottolineare, però, che le prime reazioni all’emergenza, fin dalla scorsa settimana e anche oggi dopo la notizia della positività del giovane calciatore della Pianese, sono di assoluta calma e senso di responsabilità.