La Roma ha incassato la seconda sconfitta in quattro giorni, ma questa con il Parma fa molto più male di quella in Europa League. Perchè in fondo quella in Coppa è una battuta d’arresto che non compromette assolutamente il passaggio del turno, mentre il ko in campionato la fa scivolare al quinto posto in classifica insieme all’Atalanta. Di sicuro ha influito la fatica per i tanti impegni, anche ravvicinati, affrontati con una rosa che solo ora – da Diawara a Under – sta ritrovando alcuni uomini.

Insomma, una Roma stanca che però non ha avuto neanche la lucidità per aggirare la difesa avversaria, quando D’Aversa ha giustamente stretto le maglie per poi ripartire in contropiede. Forse si può discutere della sostituzione di Pastore proprio nel momento in cui, negli spazi stretti, serviva qualcuno in grado di metterla sul piano del ricamo. Alla fine dei conti il migliore della Roma, insieme a Veretout, è stato Pau Lopez, che ha salvato il risultato in almeno tre occasioni. Anche questo indica la sofferenza di una squadra che, compreso il palo di Kolarov, ha molti alibi ma deve aver qualche rimpianto. Perchè il Parma a dieci minuti dalla fine del primo tempo ha anche perso Gervinho e dunque una freccia per il contropiede.

Insomma, si poteva fare sicuramente di più. E viene da chiedersi: se molti erano stanchi, possibile che non ci potesse essere spazio per Florenzi?

Alessandro Vocalelli