Una chiesa gremita quella che ha accolto oggi il feretro di Mario Cerciello Rega, il carabiniere accoltellato a Roma giorni fa da un cittadino americano. Christian Gabriel Natale Hjort, il presunto colpevole, è stato fotografato da qualcuno che opera all’interno delle forze dell’Ordine italiane, mentre era ammanettato e bendato. L’immagine è diventata, in poche ore, virale, suscitando diverse reazioni.

A parlare dell’omicidio del carabiniere a Roma il docente di Storia e Filosofia Giambo Arlechino e il giornalista Massimo Fini.

Giambo Arlechino: “Foto dell’americano bendato? Necessità di mettere in mostra”

“Quello che incuriosisce è cosa spinga a divulgare un’immagine del genere. Questo mi lascia molto perplesso. Se non è stata una scelta di carattere politico, quella di fare questo scatto e poi di darlo alla stampa, resta la chiave edonistica. Qui c’è una vera e propria necessità di mettere in mostra, che è tipica del nostro tempo che si regge sui social, su un’overdose di comunicazione”.

Massimo Fini: “Sdegno degli americani per la foto del loro connazionale bendato? Le torture sono altre”

“Non sappiamo ancora se è stato bendato durante l’interrogatorio o prima. Certamente è un’azione che non si deve fare ma, riferendomi a questo grande sdegno dei media americani, dico che le torture sono altre, di fronte al quale una sciarpa sugli occhi è una marachella“.

MOVIMENTO 5 STELLE, BEPPE GRILLO ED EUROPA

Cambiando argomento, Fini è stato interpellato da Arlechino sul futuro di Beppe Grillo nel Movimento 5 Stelle. L’uscita dal movimento come leader sarà definitiva? O potrebbe esserci un ritorno di fiamma da figura trainante del M5S?

Beppe è molto stanco, perché ha messo un’enorme quantità di energie per costruire il Movimento. Credo che sì, rimarrà naturalmente come garante in un’ultima istanza, ma insomma un impegno suo, come abbiamo visto nel tempo, non ci sarà più. Bisognerà vedere cosa decide Alessandro Di Battista. La sua presenza è necessaria, perché è quello che ha più nervo” ha osservato Massimo Fini.

CAPITALISMO E LIBERO MERCATO

Si è parlato anche degli estremi della società dei consumi, del capitalismo e degli imperi finanziari: “siamo schiavi di un dittatore anonimo che si chiama libero mercato“.

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