A distanza da quattro anni dalla sua ultima fatica artistica, Tormento torna sulla scena musicale italiana e lo fa con l’innata cifra stilistica che lo contraddistingue. “Acqua su Marte“, il singolo che anticipa il nuovo album previsto in autunno, è frutto della collaborazione con Raige e con l’amico di lunga data, J-Ax, un brano tra dance e soul che mette in luce le sfumature del poliedrico artista, nato artisticamente con i “Sottotono“.

Fin avevamo come corista Tiziano Ferro, abbiamo sempre cercato di tirare in mezzo artisti che ci sembravano molto capaci, ma soprattutto caparbi” ha raccontato il rapper durante la puntata di “Grazie a Dio è Venerdì“, affermazioni che trovano riscontro nelle varie collaborazioni con artisti di punta dell’odierno panorama musicale, da Coez a Willie Peyote.

“Per me è un po’ assurda questa lotta generazionale, nel senso che se tu, da adulto, dici ‘questi ragazzini hanno dei valori sballati e non capiscono niente’, vuol dire che hai sbagliato qualcosa” ha osservato il musicista parlando dell’esplosione del genere trap, specificando che “siamo noi, un po’ più grandicelli, a farci delle domande e a non metterci a fare una guerra generazionale con i giovani”.

“Il successo di Salmo è sintomo di una generazione che non sta zitta e che ha voglia di esprimersi. Lui essendo anche un po’ più grandicello, riesce ad interpretare bene quelli che sono i pensieri dei ragazzi più giovani” ha detto Tormento, in risposta a una domanda di Leo Kalimba.

E, in merito al successo del brano “Acqua su Marte”, Tormento ha detto che quello che gli fa “più piacere è che tutti i miei colleghi, ma anche la gente, sono contenti che dopo anni che faccio musica finalmente ho un riconoscimento mainstream“.