Un individuo che crea una squadra che possa risolvere la situazione, stupendo tutti: vista in questo modo la storia del calcio sembra molto simile a quella dei famosi personaggi creati da Stan Lee per i quali gli appassionati di tutto il mondo stanno correndo nei cinema in queste ore.

Un successo planetario, quello dei Vendicatori (più noti in quest’epoca come “Avengers“) che ha emozionato chi ha seguito dal principio all’epilogo il progetto del Marvel Cinematic Universe.
Si è pianto, gioito, riso, si è fatto il tifo per loro come dei supporter da stadio.
Proprio così, quasi come in curva, dove invece si fa il tifo per gli altri eroi, quelli del campo (esclusivamente per le loro gesta atletiche, specifichiamo) coi quali abbiamo fatto esattamente le stesse cose.

Non hanno superpoteri, abilità fuori dal comune. O forse sì.
Forse è proprio per questo che la loro notorietà è simile, se non superiore a quella delle stelle di Hollywood.
La sottile, illusoria linea che unisce l’umano al sovrumano si manifesta ogni volta in cui gli Avengers del calcio si prodigano nelle loro imprese, e compiono gesta apparentemente impossibili.
Nel medesimo modo Tony Stark e Steve Rogers, insieme alla loro compagine tentano negli ultimi capitoli di proteggere l’equilibrio cosmico affrontando Thanos, il titano che in molteplici vie risulta essere la peggior paura di ognuno.
Col tempo scoprirete cosa vuol dire perdere. Essere profondamente nel giusto, ma nonostante ciò fallire. Lo temi, lo eviti, lo sfuggi: il destino arriva comunque“, per gli Avengers come per i calciatori: la differenza è come lo si affronta.

Per le loro attitudini, il loro comportamento e una certa attinenza tra l’atteggiamento in battaglia e l’approccio in campo abbiamo immaginato quali tra i calciatori in attività potrebbero far parte del team di Nick Fury nella veste dell’eroe che più li rispecchia: ecco a voi gli Avengers del calcio.

Iron Man – Cristiano Ronaldo

Non solo per gli addominali d’acciaio, ma anche perché entrambi possono definirsi “ un genio miliardario playboy filantropo“.
Quando si dice Iron Man l’accostamento migliore che si può fare dopo Tony Stark è senza dubbio Cristiano Ronaldo, anche in campo. E’ veloce ma potente allo stesso tempo, leader della squadra e geniale in occasioni che nessuno penserebbe mai. E poi l’esultanza fa sembrare che abbia dei propulsori che attenuano l’atterraggio.

Captain America – Lionel Messi

Non tanto per la statura, ovvio, ma nella loro storia ci sono similitudini. Steve Rogers, uomo dalla statura esile che diventa un gigante, la pulce che diventa un gigante del calcio.
E’ uno, o meglio, sono due che non hanno eguali, dal carisma inarrivabile e fenomenali in battaglia: ci sono Avengers più forti, più potenti, più rabbiosi ma alla fine il più efficace è sempre lui.

Sergio Ramos – Hulk

Quando è nei panni del dottor Banner il difensore del Real è capace anche di essere un buon elemento difensivo, ma è nei momenti in cui si arrabbia che diventa la vera arma dei blancos.
Un’arma a doppio taglio, certo, perché se ci mette troppa foga è molto probabile che lasci la squadra in dieci, ma nei momenti decisivi è prezioso come nessuno.

Thor – Neymar

Arriva da un mondo sconosciuto per sconvolgere la situazione.
Tecnicamente è il più forte in assoluto, dà spettacolo con le sue imprese ed è… molto shakespeariano, uno nell’atteggiamento, l’altro nelle cadute a terra.

Ant-Man – Paulo Dybala

Un accostamento dato dall’enorme potenziale di entrambi, che però possono diventare piccoli in un batter d’occhio. Dybala è un gran giocatore, ma talvolta non riesce a farsi vedere, mentre Scott Lang quando passa inosservato lo sceglie appositamente.

Spiderman – Kylian Mbappé

Uno è il pupillo di Iron-Man, l’altro è l’erede di Cristiano Ronaldo.
Uno è cresciuto coi poster del suo idolo in camera, l’altro pure.
Entrambi velocissimi e bravi a fare il “lavoro pulito”, sono sulla buona strada per essere i migliori in futuro e non ci dilunghiamo oltre per non incorrere in qualche spoiler involontario.

Hawkeye – Eden Hazard

Due personaggi dal temperamento apparentemente quieto, ma per un arciere e una seconda punta dal piede raffinato non poteva essere altrimenti. Generalmente si trovano un po’ fuori dai radar dei protagonisti, ma quando agiscono possono essere letali.

Black Panther – Pogba

Cos’hanno in comune un polpo e una pantera? Nulla, si direbbe.
Invece Paul Labile Pogba si muove in campo come fa T’Challa nel campo di battaglia: rapido, silenzioso, abile, e all’occorrenza, potente. Insomma, non è solo una questione cinematografica (perché il centrocampista dei red devils potrebbe tranquillamente fare il provino per la parte): forse il francese dovrebbe prendere seriamente in considerazione un cambio di soprannome.

Alessio De Paolis