A ‘Di Martedì’ Eugenio Scalfari dice che “Salvini vuole la dittatura”, Salvini ne è divertito e retwitta. Il fascismo è veramente alle porte? Cosa ne pensa il direttore di Libero Vittorio Feltri? L’intervista a ‘Lavori in corso’ con Stefano Molinari e Luigia Luciani.

“Italiani trattati come deficienti”

Salvini stando ai sondaggi ha superato il 32% dei consensi – commenta Vittorio Feltri pensare che siano tutti dei buzzurri, cioè ‘popolazzo’, mi sembra un insulto nei confronti dei cittadini. L’analisi è approssimativa. Non vedo perché gli italiani debbano essere trattati come dei deficienti“.

“Non mi sembra che Salvini abbia dato segni di pazzia in senso dittatoriale – dichiara Feltri ai microfoni di Radio Radio – io rispetto le opinioni di Scalfari, però non le posso condividere. Tra l’altro Salvini fin’ora ha fatto anche poco in quanto in Parlamento detiene solo il 17% dei parlamentari. Non mi sembra che il povero Salvini possa imporre la propria volontà”.

Allarme fascismo? Per il direttore di Libero “Da quando il fascismo è morto non ha mai avuto tanti nemici come adesso. E’ una stupida finzione retorica – continua – tutti temono il ritorno del fascismo e poi quando si va a votare Casapound raccoglie lo 0.2%”.

“La virtù di Salvini è essere un uomo qualunque”

“Lui appare ed è un uomo qualunque, riesce a interpretare in modo direi corretto tutte le istanze che nascono tra la gente comune. Ecco perché ottiene consenso, non c’entra per niente la dittatura”.

Sul Partito Democratico invece commenta: “La sinistra ha perso completamente la realtà, tant’è che Zingaretti ha puntato tutto sullo ius soli. Un partito che punta tutto sullo ius soli ha perso in partenza. Cambiano gli uomini, ma dicono sempre le stesse cose”.


L’intervento di Scalfari nel Tweet di Salvini

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