Francesco Filini a ‘Un giorno speciale‘ con Fabio Duranti: la moneta elettronica ci serve? Quali conseguenze comporta? Come fanno le banche a prestare e produrre denaro a loro piacimento? Il debito è (almeno potenzialmente) sanabile? Il parere del Responsabile Ufficio Studi di Fratelli d’Italia.

Francesco Filini e Fabio Duranti – La moneta elettronica ci serve? Quali conseguenze comporta?

Pagare con la carta, spiega Fabio Duranti, ci impoverisce: il denaro circolante si riduce fino a scomparire, per poi avere la necessità di essere riprodotto di nuovo da una banca che in realtà lo genera dal nulla. Ma com’è possibile? Che cosa succede esattamente?

Un pezzo di carta come una banconota da €100 – spiega Francesco Filini – passa di mano in mano, ma quella rimane una banconota da €100 euro. Se però €100 li spendi attraverso moneta elettronica, andando per esempio a mangiare una pizza, quando paghi col bancomat al ristoratore non entrano €100, perché immediatamente deve corrispondere una commissione“.

“La cifra – continua – si riduce a ogni pagamento fino a scomparire. E quel denaro non è più in circolo nella nostra economia reale, ma finisce nella cosiddetta nuvola finanziaria.

Le banche come creano denaro? E’ veramente possibile sanare un debito?

Giubileo significa remissione dei debiti. Da sempre i debiti delle società e dei popoli a un certo punto vengono azzerati, perché il debito, soprattutto con il meccanismo dell’interesse, è destinato a crescere, come un tumore, fino al collasso dell’organismo. Un giubileo ci servirebbe per ripartire”.

“Il denaro – spiega il Responsabile Ufficio Studi di Fratelli d’Italia può essere creato in quantità illimitate dal sistema bancario e finanziario. Noi crediamo che quando andiamo a chiedere un prestito la banca si privi dei soldi dei depositi, assolutamente no! Oggi con un click la banca crea quanto denaro vuole. Se lo inventa. Lo genera dal nulla”.

L’interesse delle banche, secondo Filini, non è quello di alimentare lo sviluppo e la crescita economica del Paese, ma è quello di mantenere il meccanismo di interessi che si cela dietro ai prestiti. Crea denaro dal nulla, lo presta ai singoli cittadini nell’illusione di aiutare la loro impresa e di far circolare l’economia, in realtà punta solo a creare debito su debito: “Con tutti gli interessi che abbiamo restituito alle banche il debito sarebbe già sanato! Ed è la tecnica che ha lo strozzino. L’usuraio non vuole la morte del suo debitore e nemmeno che sani il suo debito, l’interesse sta nel fatto che rimanga in vita perché di fatto lavora per lui. E’ una forma di schiavitù!”

Il video completo dell’intervista → “Un Giorno Speciale – Francesco Filini (Centro Studi di FDI) e Fabio Duranti”