La Juventus è a terra. Non soltanto a Bergamo dove le ha beccate giustamente. Ma in casa con il Parma ha buttato via la vittoria, non avendo lo straccio di una difesa e non perchè mancavano Chiellini e Bonucci, ma perchè Rugani ha fatto cose sciagurate e Caceres è andato in default al debutto. I due gol di Cristiano Ronaldo non sono serviti, Allegri ha fatto i conti anche con due infortuni, Douglas Costa e Bernardeschi che tolgono alla squadra altri due esterni, dopo il ko di Cuadrado fuori anche dalla lista di champions.

E’ un momento critico, se non buio, il Napoli asciuga a 8 i punti di svantaggio ma sta bene, sta meglio con la testa e con i muscoli mentre il gruppo juventino va a pezzi in ogni settore. Allegri ieri sera si è giocato anche Dybala il quale pensava di entrare in gioco ma al momento dell’ingresso di Bentancur ha preso da solo la via dello spogliatoio. Il calcio è questo e come ho sempre detto nessuno può vivere di rendita. Ronaldo è un lusso inutile per una squadra che non ha gioco ma soltanto giocate, il recupero di Mandzukic è stato importante ma l’errore gravissimo del croato nell’ultimo secondo, che ha provocato il pareggio, va riguardato per la presunzione o la stoltezza dell’attaccante.

La Juventus ha affrontato gli ultimi dieci minuti con la paura che la prende da sempre e spesso l’ha portato a bruciare risultati già sicuri. Passare dal 3 a 1 in casa con il Parma è il sintomo di una inversione di tendenza in vista dell’impegno di Champions contro un avversario fortissimo come l’Atletico di Madrid. Non c’è giustificazione, non ci sono alibi per Allegri e il suo staff. I nuovi infortuni confermano una preparazione approssimativa e l’organico è limitato ai minimi. La prossima partita con il Sassuolo diventa cardinale. I diciassette gol di Cristiano Ronaldo sono una collana su un abito stracciato e sporco.

Tony Damascelli