Amadeus è il volto televisivo che più di ogni altro incarna il tifo nerazzurro: non ha cariche ufficiali nell’Inter, ma ne è il super tifoso per eccellenza, presenza fissa nelle serate che contano a San Siro e ospite immancabile nelle grandi feste scudetto. Dalle tribune accanto a Javier Zanetti e Beppe Marotta alle interviste in cui racconta le origini della sua fede, il legame con l’Inter è soprattutto viscerale e affettivo, tanto da arrivare a battezzare il figlio José in omaggio a Mourinho, simbolo di un sentimento che va ben oltre il semplice tifo.
In quella che non è stata la serata nerazzurra migliore, l’analisi di un volto che ha già fatto la storia della televisione, non è unicamente sul piccolo schermo che gli arbitri usano in campo con sempre più confusione.
“Il problema è una partita che sarebbe finita 0-0, anche in maniera secondo me giusta per come è stata la gara. Per me il Var ha sbagliato ancora di più, oltre che per il fallo di Bastoni, che per carità, ingenuo, ma insomma… poteva non starci il rigore, ma l’errore peggiore è prima, perché c’era un fallo di mano in area da parte del difensore del Liverpool e non è stato neanche guardato. Cioè, mentre ha impiegato cinque minuti a capire che c’era un fallo di mano in area sempre del giocatore del Liverpool e quindi era da annullare quel gol, come avevano visto tutti, sul fallo successivo avrete notato che il VAR non si è fermato neanche un secondo, nessuno è passato inosservato e secondo me quello era un fallo da rigore”.
Chivu, critiche eccessive?
“A me piace Chivu, mi piace il gioco che fa. Mi piace soprattutto quando fa giocare i giovani. Certo, ieri è l’ennesima sconfitta con una big perché è capitato anche in campionato, e questo è evidentemente un problema, soprattutto perché poi queste sconfitte vengono sempre verso la fine, quindi ci sarà un problema anche di tenuta psicofisica. C’erano dei giocatori che erano decisamente già dalla fine del primo tempo in difficoltà, parlo di Mkhitaryan, ma anche lo stesso Thuram risultava stanco. Ecco, forse andavano sostituiti all’inizio del secondo tempo, ma queste sono valutazioni che uno fa sempre dopo”.
Temi di più Napoli o Milan?
“Devo dire che io credo che la principale indiziata a vincere lo scudetto sia il Napoli. L’ho detto ancora prima che partisse il campionato, cioè il Napoli che è fondamentalmente la squadra dell’anno scorso con qualche aggiunta e mi sembrano anche aggiunte che hanno migliorato la squadra. Inter e Milan, certo, se la possono giocare. Dell’Inter mi ha preoccupato la sconfitta a Napoli come mi ha preoccupato la sconfitta nel derby, con la Juventus e compagnia, e questo mi preoccupa da un punto di vista psicologico. Il Milan è imprevedibile, il Milan può essere sotto di due gol nel primo tempo e farne tre nel secondo. È vero che l’assenza delle coppe conta e poi c’è Massimiliano Allegri in panchina che è un grande allenatore. Queste sono le tre squadre che se la giocano: potrebbe giocarsela anche la Roma se prendesse a gennaio un attaccante. Io dico sempre che se oggi avesse un Retegui della situazione, Gasperini se la potrebbe giocare alla pari con le altre tre, ma in questo momento la squadra che temo di più è il Napoli”.
Nel video l’intervento completo a Radio Radio Mattino – Sport & News











