La Lazio si trova davanti a un ostacolo senza precedenti nella gestione Lotito: il mercato estivo in entrata è bloccato. La Covisoc, commissione di controllo contabile della FIGC, ha rilevato il mancato rispetto di tre parametri finanziari al 31 marzo scorso. Il club potrà solo cedere giocatori, a meno che non intervenga con liquidità o plusvalenze. Ma si tratta davvero di una crisi strutturale o di un blocco tecnico e temporaneo?
I tre parametri che frenano la Lazio
Il blocco imposto dalla Covisoc nasce dal superamento contemporaneo di tre indicatori: indice di liquidità, indebitamento e costo del lavoro allargato rispetto ai ricavi. La valutazione, effettuata sulla trimestrale al 31 marzo, rappresenta un momento “cristallizzato” nei conti societari, e non necessariamente la reale fotografia dell’intera stagione. “Il problema è l’indice di liquidità, che sarà superato dall’applicazione dei parametri UEFA”, spiega Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore. “La Lazio non ha un problema strutturale, ma un temporaneo squilibrio di cassa che Lotito può correggere immettendo risorse”.
Il nodo regolamentare e il ruolo della Covisoc
Le regole attuali permettono il tesseramento solo se si rispettano i tre parametri. “Il problema è semplice: se vuoi acquistare giocatori, devi dimostrare che puoi pagare i debiti a scadenza nei 12 mesi successivi”, chiarisce l’avvocato Afeltra ai microfoni di Radio Radio Lo Sport. “Se non ce la fai, devi immettere capitale o vendere. Il resto sono interpretazioni forzate”. Proprio per questo la Covisoc, sebbene in attesa di essere sostituita da una nuova Authority, resta l’unico organo titolato a valutare la situazione finanziaria dei club per questa stagione.
Le possibilità di sblocco e la posizione del club
In teoria, Lotito può sbloccare il mercato fino al 1° settembre ricorrendo a cessioni o immissioni dirette di capitale. Tuttavia, finora il presidente biancoceleste ha scelto una linea attendista: non vendere i big e attendere gennaio. “Oggi la Lazio non può fare mercato, salvo che non venda o non immetta capitale per una cifra importante”, chiarisce il giornalista Stefano Agresti. “Tra il fallimento e il ritorno sul mercato in due settimane, esiste una via di mezzo. Ma non è questione di giorni: servono scelte nette”.
Una crisi passeggera, ma inedita
Mai, in 21 anni di presidenza, Lotito si era trovato in una situazione simile. Il blocco non riguarda l’iscrizione al campionato, già concessa, ma l’ammissione alle operazioni di tesseramento. La cifra da colmare — circa 90 milioni, secondo Il Messaggero — non è banale. Tuttavia, le regole cambieranno dal 2026, quando resterà solo il parametro del rapporto tra costi e ricavi. Fino ad allora, la Lazio resta prigioniera della fotografia al 31 marzo, e il mercato — almeno in entrata — resta fermo ai box.