Gp Miami ▷ Le pagelle di Paolo Marcacci

McLaren 10
Monoposto praticamente perfetta nel passo gara, indipendentemente dalle caratteristiche del circuito, con rare eccezioni. Per bilanciamento e conservazione degli pneumatici imprendibile, almeno per ora.

Oscar Piastri 9,5
La semplicità dei dominatori: rispetto a Norris non accusa “capogiri” di sorta per la tensione nei momenti topici e ottimizza la resa di una grande macchina con la capacità di scegliere sempre l’istante migliore per alzare la soglia di rischio.

George Russell 8,5
Ci sta mettendo tutto il talento possibile per infilarsi ogni volta nella bagarre sfruttando tutto il potenziale di una Mercedes in evoluzione. Merita di lottare per i prossimi titoli, con continuità. Pilota completo e performante soprattutto quando si alza la soglia della competizione.

Max Verstappen 7
Una grande qualifica al sabato, un gran premio accidentato il giorno dopo: gestisce noie al cambio e passò McLaren senza rischiare, dopo il duello della partenza. Capisce l’antifona quando il ritmo di Piastri evidenzia alcune criticità della sua Red Bull.

Kimi Antonelli 6,5
Una prima parte di gara spettacolare, con un pezzo di bravura esibito in partenza. Nel prosieguo finisce nel traffico e smarrisce un po’ il passo, amministrando con saggezza.

Alexander Albon
Un’altra prova d’autore, per suffragare i progressi della Williams.

Lewis Hamilton 6
Si sta aiutando da sé, come solitamente fanno i grandi. Il terzo posto nella sprint se lo è costruito dettando al muretto le sue scelte. In gara ha subito quelle altrui. Inequivocabile il team radio.

Ferrari 4
Lontana da tutto ciò che conta: questa la sintesi per una monoposto che complica la vita ai piloti e che soffre nel duellare con le Williams, mentre le Mercedes non riesce nemmeno ad avvicinarle. Qualcuno dovrebbe spiegare perché è stata stravolta la monoposto dello scorso anno.

Paolo Marcacci