Voci e commenti riguardo la figura di Federica Pellegrini. La leggenda del nuoto azzurro ha detto basta, stufa di essere presa come termine di paragone.
Nonostante la sua carriera si sia chiusa definitivamente già da circa tre anni, nel mondo del nuoto e dello sport italiano in generale si continua a parlare di Federica Pellegrini. In primis perché è rimasta tuttora una icona degli sport acquatici, vista la sua predominanza ed i tanti traguardi raggiunti in passato.

Ma la Divina è un personaggio che fa spesso parlare di sé. Interpellata molte volte sulle questioni più delicate, ha dimostrato di essere una donna senza peli sulla lingua e mai banale. Come accaduto con il caso Sinner e la positività al Clostebol del tennista azzurro: la Pellegrini aveva evidenziato, dopo la squalifica di tre mesi, di come il caso fosse stato trattato in maniera ‘privilegiata’ rispetto ad altre situazioni simili.
Parole schiette che non le hanno fatto mancare una bella vagonata di haters e di repliche antipatiche sui social. Ma la Pellegrini ha spalle larghe e forti e si è lasciata scivolare via tutto, come da lei stessa dichiarata. “Mi sto segnando tutto” – ha ammesso in maniera sfrontata nelle scorse settimane riferendosi a chi l’ha insultata.
Matteo Giunta non ci sta: il marito di Federica Pellegrini dice basta ai troppi paragoni
Un altro motivo per cui Federica Pellegrini viene spesso chiamata in ballo è quello dei termini di paragone. Ultimamente l’ex campionessa del nuoto viene utilizzata come riferimento per giovani atlete che provano a sfondare in questo ambiente. Ma il marito ed ex coach di Fede, ovvero Matteo Giunta, si è detto piuttosto stufo di tutto questo.

In un’intervista ad OA Sports, il tecnico ha detto basta alla strumentalizzazione del nome e della figura della Pellegrini: “Da un punto di vista giornalistico Fede la tirano in ballo su qualsiasi argomento. Fu tirata in ballo con Benedetta Pilato che nuota un altro stile ed è un’atleta che ha peculiarità agli antipodi rispetto a lei. Paragoni che non hanno senso, ma a livello di clickbait può aumentare i numeri. Con Sara Curtis è successa la stessa cosa. Ho sempre detto che Sara è un’atleta formidabile ma con Fede ha poche similitudini. Il record dei 100 ha enfatizzato tutto”.
Di recente la Pellegrini è stata persino messa a paragone con la 14enne Alessandra Mao, enfant prodige del nuoto azzurro nei 200 stile libero: “L’accostamento con Fede ci sta – ha ammesso Giunta – ma attenzione perché parliamo di una ragazzina di 14 anni. E se guardate i record di categoria, la maggior parte sono di ragazzi e ragazze che poi non arrivano a sbocciare a livello assoluto e si perdono nell’età giovanile. Spesso e volentieri vengono caricati di pressione quando dovrebbero essere lasciati liberi di crescere e di divertirsi”.
Dunque il paragone con un’icona come Federica Pellegrini il più delle volte è improprio o errato. Sia per l’atleta di cui si parla, che viene caricata appunto di pressione notevole, sia per l’enfasi con cui si mette sempre in mezzo la figura della Divina.