Cos’è la Kings League e perché sta spopolando in tutto il mondo

Tutti parlano di Kings League. Il nuovo fenomeno mediatico ideato dall’ex Barcellona Gerard Piqué e dallo streamer spagnolo Ibai Llanos sbarcherà anche in Italia a far da diretta concorrente alla Goat League.
Ma cos’è la Kings League? Un campionato di calcio a 7 composto da 12 squadre, che consente a dei perfetti sconosciuti di condividere il campo con giocatori ancora in attività e vecchie glorie. Ogni match è formato da due tempi della durata di 20 minuti ciascuno.
A rendere il tutto più divertente si aggiungono gli streamer più famosi della galassia Twitch e delle regole di gioco alquanto singolari.

Damiano Coccia, personaggio del web conosciuto da tutti come Er Faina, sarà uno dei protagonisti della Kings League ha presentato l’evento che a breve sbarcherà nella penisola ai microfoni di Radio Radio Mattino Sport e News: “Innanzitutto, la Kings League è una competizione di calcio con partite giocate sette contro sette. In sostanza, è un calciotto con tre wild card e giocatori selezionati tramite un draft in stile NBA. Non so se qualcuno segue l’NBA e sa cos’è il draft: funziona allo stesso modo. Le squadre scelgono giocatori, che nel caso dell’NBA provengono dalle università. Qui, invece, non provengono dalle università ma vengono selezionati da categorie come l’Eccellenza o la Promozione, o anche da giocatori amatoriali che non partecipano a categorie ufficiali ma che hanno passione per il calcio.

Non è necessario essere un giocatore professionista. Anche l’amico che gioca al calcetto il giovedì sera potrebbe partecipare, se ci riesce. È chiaro che ci sono delle regole che non spiegherò qui. Ci sono carte particolari che determinano situazioni di uno contro uno, due contro due, tre contro tre, quattro contro quattro e così via. Come dice Borghese, ci sono carte che possono confermare o ribaltare il risultato. Questo tipo di competizione è interessante perché non ci si annoia mai. Puoi vedere molte partite al giorno, e anche se alcune possono essere noiose, soprattutto se si tratta di campionati meno conosciuti, nella Kings League non ci sono momenti morti. Le carte, come l’uno contro uno o il due contro due, eliminano i punti morti. Inoltre, c’è un po’ di intrattenimento con i presidenti che fanno i loro commenti e i loro contenuti dagli spalti.

L’allenatore fa il suo lavoro e c’è un mix tra calcio e intrattenimento. I cambi sono illimitati e il calcio d’inizio avviene con il pallone al centro e i giocatori che corrono da entrambe le parti, simile alla pallanuoto, che è molto divertente. Tutto questo rende le partite imprevedibili, con gli ultimi quattro minuti spesso pieni di sorprese. È una competizione molto carina e divertente che arriverà in Italia. Sveleremo quando, e ci saranno molti campioni, anche ex campioni del mondo del calcio