Pillon sbotta ▷ “Caro Scurati, ti racconto quando a me non fecero entrare in senato senza vaccino”

Deriva fascistoide“, conferma Antonio Scurati.
E lo dice precisando che non è “facile a usare il termine“. Ma il suo è un j’accuse chiaro e tondo nei confronti della censura presunta verso il monologo che avrebbe dovuto leggere in Rai. Di conseguenza, ci va di mezzo anche il governo Meloni.
Ho toccato con mano negli ultimi giorni cosa significhi subire un oltraggio – ha detto lo scrittore plurivincitore del premio Strega a Milano – una aggressione verbale, una denigrazione da parte di esponenti del governo“. Ha poi spiegato come riconoscere un metodo fascista da alcune caratteristiche precise: “Non accettano mai un confronto di idee ed argomenti. Spostano sistematicamente il piano del confronto da quello delle idee e delle opinioni a quello dell’aggressione personale“.
A Francesco Borgonovo queste indicazioni ricordano un periodo ben diverso, e molto più recente rispetto al ventennio.

Me li ricordo quando definivano ‘sorci’ i non vaccinati e quando dicevano che era giusto e bello il green pass.
Noi abbiamo stabilito che di fronte a un’emergenza vale tutto: si può scavalcare anche la Costituzione, perché così sta scritto nelle decisioni della consulta. Di fronte a questo non c’è stato mezzo di questi intellettuali che fanno professione di antifascismo che abbia detto: ‘Forse c’è qualcosa che non torna’
“.

L’unica possibilità – ha sottolineato sempre Scurati – che le persone non violente e civili hanno di contrastare la violenza è il numero, è il popolo, è la democrazia“.
Non essendo io vaccinato – commenta Simone Pillon in diretta – venivo privato della possibilità di entrare al Senato a votare per la conversione in legge del decreto che mi vietava di entrare al Senato. Una situazione di crash costituzionale tale per la quale chiunque abbia a cuore le sorti dell’democrazia avrebbe dovuto alzarsi e sbandierare il principio della libertà“.

Ascolta il dibattito tra Giorgio Bozzo e Simone Pillon da Francesco Borgonovo.