L’intervista di Rocchi a Open Var non ha acuito i veleni di Lazio Milan. Se sostanziale concordia c’è su quanto detto circa la gestione di gara (“un arbitro non deve essere protagonista”) sul merito delle decisioni prese da Di Bello, la questione è diversa.
In primis parliamo del rigore non concesso ai biancocelesti sul contatto Maignan-Castellanos: “Un episodio al limite: se avesse concesso il penalty avremmo accetto il verdetto del campo”. Il designatore ha poi analizzato i tre rossi che hanno costretto la Lazio a finire in otto, rivelando un messaggio ricevuto dal fischietto: “Mi ha scritto che gli dispiaceva perché avrebbe potuto fare meglio. È mortificato. Io mando fuori quelli che non stanno meglio: l’arbitro va recuperato il prima possibile”.
E se Rocchi non ha addomesticato l’opinione pubblica – soprattutto biancoceleste – le rivelazioni su quanto detto da Marusic a Di Bello non aiuteranno a farlo.
“Non so cosa ha detto all’arbitro”, dice Rocchi, “il rapporto di fine gara è roba dell’arbitro e io dico sempre di scrivere tutto ciò che succede“.
Luigi Salomone ci ha detto cosa è costato l’espulsione al difensore. Marusic si è infatti avvicinato a Di Bello sul finire del match dicendogli: “Ma cosa c***o fischi“. Il fallo commesso su Leao appare effettivamente piuttosto blando, come blando è il rosso che lascia la Lazio in nove.
Ascoltate il dibattito a Radio Radio lo Sport.
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